Geotermia, serve una legge UE sulle emissioni. La nostra proposta

Non esistono norme europee sulle emissioni delle centrali geotermiche, che in Italia sono imponenti e comprendono sostanze dannose per la salute e per l’ambiente. Il Parlamento Europeo voterà mercoledì i nostri emendamenti che mirano ad introdurle

Lo sfruttamento della geotermia per produrre energia elettrica comporta in Italia ingenti emissioni dannose per la salute e per l’ambiente: ogni anno le centrali geotermiche italiane vomitano nell’atmosfera tonnellate di mercurio (che é pericolosissimo), ammoniaca, idrogeno solforato. Emettono anche enormi quantità di gas serra. Domani, mercoledì 17 gennaio, l’assemblea plenaria del Parlamento Europeo voterà due nostri emendamenti alla nuova direttiva rinnovabili che affrontano questo problema. Mirano a rendere più rapida e più sicura la strada, già aperta durante l’esame della direttiva nella commissione parlamentare ITRE, che porterà a varare una legislazione UE sulle emissioni delle centrali geotermiche. Il testo degli emendamenti é in fondo a questo post.

I DATI UFFICIALI SULLE EMISSIONI

Non esistono norme UE sulle emissioni delle centrali geotermiche. Finora l’UE si é occupata di geotermia solo per inserirla fra le energie rinnovabili e per ammetterla a godere dei relativi incentivi. Le vere rinnovabili, tuttavia, non inquinano ed hanno emissioni di gas serra praticamente nulle durante la fase operativa. Invece i dati disponibili sulle emissioni delle 34 centrali geotermiche italiane, che sono concentrate in due piccole aree della Toscana, tratteggiano un panorama da incubo: in un anno, 16.181 tonnellate di idrogeno solforato, fino a 6.415 tonnellate di ammoniaca e 1,5 tonnellate di mercurio. Mercurio a tonnellate! La UE da molti anni ha vietato, perché pericolosi, i termometri domestici a mercurio che ne contenevano due grammi: ma è come se attorno alle centrali geotermiche si rompessero in un anno 750.000 termometri a mercurio.

Questi sono dati ufficiali. Compaiono in calce alla delibera della Regione Toscana numero 344 del 2010 e sono riferiti al 2007. Finora nessuno, né a Roma né a Firenze, ha mai avuto la volontà politica di aggiornarli, nè ha sentito il bisogno di conoscere con esattezza quali altre sostanze inquinanti escono dalle centrali geotermiche italiane: infatti non è nota la composizione completa delle emissioni.

Il calcolo dei gas serra (anidride carbonica e metano) presenti nelle emissioni delle centrali geotermiche italiane é noto solo per gli impianti del Monte Amiata, dove sono pari a 693 Kg di anidride carbonica equivalente al MWh, quasi il doppio del 365 Kg di anidride carbonica al MWh di una centrale termoelettrica italiana a gas (quest’ultimo é un dato ISPRA, vedere tabella a pag. 25). Non è nota la situazione nella seconda area geotermica, quella attorno a Larderello.

IL TESTO DEI NOSTRI EMENDAMENTI PER VARARE NORME UE SULLE EMISSIONI GEOTERMICHE

Abbiamo lavorato molto e stiamo ancora lavorando per far conoscere ai colleghi europarlamentari l’esistenza di questo problema. I più lo ignorano, come del resto lo ignora la stragrande maggioranza degli italiani: lo conoscono bene, invece, i cittadini residenti nelle aree attorno alle centrali geotermiche.

I nostri emendamenti sulla geotermia alla direttiva rinnovabili, se approvati, faranno sì che la Commissione Europea studi già entro la fine di quest’anno il problema delle emissioni geotermiche, comunichi i risultati al Parlamento Europeo e, se lo riterrà opportuno, presenti una proposta legislativa entro il dicembre 2019. Secondo noi, se gli emendamenti saranno approvati non potrà non essere presentata una  proposta legislativa. Ecco il testo degli emendamenti, cofirmati da 40 colleghi di vari schieramenti politici. E’ in inglese – la versione che fa fede –  perché la traduzione ufficiale in italiano lascia alquanto a desiderare.

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