Etichette energetiche, online il database e DOPO 7 anni il codice per LE smart appliances

Etichette energetiche degli elettrodomestici, continuano a maturare i frutti del lavoro sul Regolamento delle etichette energetiche che ho svolto durante il mandato 2014-19 al Parlamento europeo. Dopo il database che permette il confronto immediato di prodotti, prestazioni e costi degli elettrodomestici sul mercato, ora arriva anche il codice di comportamento dei produttori di smart appliances, che le rende interoperabili. L’inserimento della energy smart ready appliances è una della battaglie portare in porto e che ancora dopo 7 anni aspettano un atto di esecuzione. A nulla sono serviti gli emendamenti e alla Riforma del Mercato elettrico UE che ho scritto in collaborazione con la collega Tiziana Beghin e presentati nel corso del 2023 che ne sollecitavano l’aggiornamento..

Il codice di comportamento ha debuttato dieci giorni fa. E’ utile affinché le smart appliances di diverse marche presenti nella medesima abitazione possano sfruttare in modo coordinato i momenti in cui l’energia elettrica è più abbondante e meno costosa. Il vantaggio che una capacità del genere offre è legato alla crescente presenza nella rete elettrica di energie rinnovabili, per natura discontinue. Inoltre favorisce l’ulteriore ingresso delle rinnovabili nella rete elettrica. Qui nel video spiego meglio di che si tratta.

Serve però un riassunto delle puntate precedenti. Durante i cinque anni che ho trascorso a Bruxelles e Strasburgo, sono stato il relatore per il Parlamento europeo del nuovo regolamento sulle etichette che indicano l’efficienza energetica delle apparecchiature che consumano energia. Ricordate la selva oscura di classi di efficienza e di “+”? Il regolamento ha istituito nuovi e univoci criteri di classificazione e il database per il confronto immediato. Inoltre ha fatto posto sull’etichetta a un QR code che, inquadrato con un telefonino,  consente di accedere al database e ha istituito la possibilità di inserirvi  il simbolo riservato alle smart appliances, che costituiscono l’ultima frontiera dell’efficienza energetica.

Sebbene entrato in vigore già nel 2017 – qui il testo completo – il regolamento sulle etichette energetiche non ha prodotto subito i suoi frutti di novità. Era infatti prevista una gradualità di attuazione. Così le prime nuove etichette energetiche sono approdate nei negozi nel 2021.  Il database che permette di confrontare prestazioni e costi è arrivato online un anno dopo, nel 2022, sebbene i produttori fossero tenuti ad inserirvi i loro prodotti già dal 2019. Ecco un esempio di quello che, grazie al database, si può sapere su uno specifico modello di lavatrice. C’è proprio tutto: consumo di energia, consumo di acqua, durata della garanzia, rumore e molto altro ancora.

L’attuazione pratica del regolamento sulle etichette energetiche è demandata ad atti tecnici (i cosiddetti atti delegati) varati dalla Commissione europea. Qui le apparecchiature già arrivate in porto.  Finora gli atti delegati non hanno concretizzato la possibilità di inserire sull’etichetta la capacità di un’apparecchiatura di comportarsi in modo smart. C’è solo il codice di comportamento dei produttori, con adesione volontaria, che rende interoperabili le smart appliances di marche diverse.

Questo a ben 7 anni dalla approvazione del Regolamento ancora non vi è stato dato seguito. Qui il post in cui nel parlo già nel 2019 e qui sotto il video. Ringrazio i ricercatori della JRC che hanno portato avanti il concetto, dimostrandosi molto più lungimiranti della politica.