Aggirati i test dell’etichetta energetica. Oltre 1 miliardo di danni per i consumatori USA. E’ la riprova della necessità di inserire nella nuova normativa UE il rimborso in caso di mancata conformità dell’apparecchiatura.
Va in onda negli Stati Uniti la seconda puntata del bidone relativo al risparmio energetico dei televisori: si é scoperto che anche là – come nel Vecchio Continente – durante l’utilizzo quotidiano varie TV consumano molto più di quanto mostrato durante i test per l’attribuzione dell’Energy Guide, la versione USA delle etichette relative all’efficienza energetica. Risultato: ci rimettono i cittadini (che pagano bollette più salate), il pianeta e il clima, in quanto il maggior impiego di energia provoca maggiori emissioni di gas serra. E’ la riprova della necessità di ristabilire la fiducia dei cittadini nelle etichette inserendo nella nuova normativa UE, una migliore sorveglianza del mercato e il rimborso in caso di mancata conformità dell’apparecchiatura.
Noi siamo relatori del regolamento UE per la revisione delle etichette energetiche. Nella relazione abbiamo notato che i controlli sulle etichette non funzionano come dovrebbero, ma sono regolati da altre norme che si situano al di fuori della proposta legislativa della Commissione Europea; per la stessa ragione non é possibile intervenire direttamente sulle regole relative ai test dai quali discende l’etichettatura: tuttavia numerosi casi di non conformità sono venuti a galla ben prima dello scandalo televisori sia nell’UE che negli USA.
Per questo abbiamo proposto sia di dare ai cittadini la possibilità di segnalare sospette irregolarità, sia di istituire il rimborso in caso di frode. L’assemblea plenaria del Parlamento Europeo ha confermato il diritto al risarcimento in caso di etichetta non conforme. Ora stiamo cercando di costruire il consenso su questo ed altri aspetti della nuova etichetta energetica nell’ambito del trilogo con il Consiglio UE (l’altro co-legislatore europeo) che costituisce il penultimo passo dell’iter legislativo.
Negli USA, é stata la ONG Natural Resources Defense Council a scoprire lo scandalo dei televisori. Ha effettuato controlli di efficienza energetica in un laboratorio indipendente e ha notato che varie apparecchiature di marca Samsung, LG e Vizio con grandi schermi ad alta definizione fanno automaticamente scattare modalità di risparmio energetico quando trasmettono il video di 10 minuti in base al quale viene attribuita l’etichetta dell’Energy Guide. Il video ha scene molto brevi e tagli frequenti: una condizione che ben di rado si verifica se il televisore trasmette una partita di calcio, un film, un talk show…
Televisori delle medesime marche inoltre sono programmati per disattivare le caratteristiche-chiave che permettono il risparmio energetico non appena vengono modificate le impostazioni dell’immagine che compare sullo schermo: il consumo di energia può anche raddoppiare. Un settaggio di questo tipo, nota il Natural Resources Defense Council, non é illegale: puzza però di malafede.
Negli USA come nell’UE, le etichette energetiche hanno lo scopo di ridurre il consumo di energia, ridurre conseguentemente le emissioni di gas serra e consentire risparmi in bolletta. Secondo i calcoli del Natural Resources Defense Council, se le impostazioni dell’immagine sono modificate in appena un terzo dei televisori Samsung, LG e Vizio venduti negli USA durante il 2015 e il 2016, vengono immesse nell’atmosfera fino ad oltre 5 milioni di tonnellate di anidride carbonica aggiuntiva e i proprietari dei televisori stessi spendono in bollette complessivamente fino a 1,2 miliardi di dollari in più durante il ciclo di vita (10 anni) delle apparecchiature, con mancati risparmi pari alla quantità di energia consumata in un anno da tutte le abitazioni di Los Angeles.
Foto – Ed ecco la traduzione italiana dell’articolo linkato nelle prime righe con la notizia che vari televisori consumano più di quanto mostrato nei test per l’efficienza energetica