Per quanto concerne la commissione ITRE (Energia, Ricerca, Industria & Telecomunicazioni), di cui faccio parte come Coordinatore per il gruppo EFDD, allego il calendario, le schede e le risposte che, Commissari e Vicepresidenti designati ci hanno inviato prima delle audizioni.
Gli Stati membri hanno presentato i loro candidati come commissari europei, ma affinché la nuova Commissione europea possa essere eletta, avranno ancora bisogno di superare le audizioni del Parlamento europeo.
Il giardinaggio sadico e sciocco – tagliare le radici dell’albero sostenendo che è utile per farlo crescere – é un caposaldo della “filosofia” di Jyrki Katainen, commissario europeo designato alla Crescita, al Lavoro, agli Investimenti e alla Competitività nonché alla vicepresidenza della Commissione Europea. Per questo ho firmato un appello – sta circolando qui nel Parlamento Europeo – che chiede di rigettare la sua candidatura. E non solo: oltre a firmare l’appello contro Katainen, ho aggiunto ed inviato agli eurodeputati i miei commenti che puntualizzano le critiche nei suoi confronti
Il mercato unico europeo dell’energia regolato dalla libera concorrenza è agonizzando ancor prima di nascere e il commissario europeo all’Energia Günther Oettinger lo ha appreso dai giornali.
la Commissione Europea uscente si appresta a concedere all’energia nucleare gli aiuti di Stato. Saranno aiuti sostanziosi, sostanziosissimi: tali da mettere in pratica fuori mercato i produttori di energia pulita e rinnovabile. Saranno anche aiuti totalmente incompatibili con la normativa europea: la recente “Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020” varata proprio dalla Commissione Europea, non inserisce il nucleare fra i possibili beneficiari di aiuti di Stato.
Fino a prova contraria il progetto europeo si fonda sulla solidarietà. I nuovi portafogli della Commissione prevedono più competenze sui farmaci per il commissario all’industria, mentre in ogni Paese membro ne è responsabile il ministro della salute. Come pensiamo di fare gli interessi dei cittadini quando sarà la DG Industria ad avere competenza sui prezzi dei medicinali piuttosto che le istituzioni europee a tutela della salute pubblica?
Ci preoccupiamo più del default delle banche che del Caos dei sistemi naturali da cui dipendiamo. Molto presto le medesime soluzioni estreme che oggi appaiono economicamente e politicamente impraticabili diverranno l’unica via d’uscita x tutti.
Durante la presentazione del decreto Sblocca Italia infatti il Governo ha specificato che il provvedimento era necessario per sbloccare le attività estrattive e di ricerca di idrocarburi in Sicilia e Basilicata. In realtà, osservando la mappa diffusa dagli uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico si vede che tutta l’Italia è interessata!
La Commissione Europea caldeggia l’importazione di gas dagli Stati Uniti. Dice che sarebbe utile per diminuire la dipendenza dell’Europa dal gas russo.
Si potrebbe lungamente discutere sulla necessità di pagare il debito pubblico con il sangue, il sudore e le lacrime dei cittadini. Comunque durante l’audizione del ministro dell’Istruzione Giannini davanti alla commissione Itre del Parlamento europeo, avvenuta la scorsa settimana, ho voluto mettere l’accento sul fatto che tagliare i fondi della scuola per diminuire il debito pubblico è una decisione assolutamente insensata. Essa infatti ipoteca non solo il presente ma anche il futuro: costruire il domani é impossibile quando si toglie ossigeno all’istruzione, all’università, alla ricerca.