No geotermia inquinante. Nostre osservazioni alla VIA di “Nuova Latera”

Anche in Lazio una centrale geotermica ad alto impatto come quelle dell’Amiata? Le osservazioni presentate alla Regione evidenziano difetti e carenze del progetto rispetto alle norme UE oltre che regionali e nazionali.

Come già per Piancastagnaio 6, durante l’estate abbiamo presentato osservazioni per cercare di impedire la realizzazione della centrale geotermica “Nuova Latera”, nell’omonimo comune in provincia di Viterbo, destinata a produrre energia elettrica e a rimettere in funzione parte degli impianti (foto) che, a cavallo del 2000, ebbero vita breve a causa delle emissioni che facevano seccare la vegetazione e di una nube tossica arrivata fino a Montefiascone. Il testo completo delle osservazioni é in fondo a questo post.

La richiesta di costruire “Nuova Latera” viene da Enel Green Power. A quanto si vede dai progetti e documenti che essa ha presentato alla Regione Lazio per la VIA (la preventiva Valutazione di Impatto Ambientale prescritta dalle leggi italiane ed europee), “Nuova Latera” ha molti aspetti in comune con le centrali geotermiche dell’Amiata: sfrutterà fluidi geotermici che contengono dal 3 al 6,5% in peso di “gas incondensabili”. Essi saranno dispersi nell’atmosfera e comprendono varie sostanze dannose per la salute, come arsenico e mercurio. Sono previsti filtri che li abbatteranno, senza però eliminarli.

In base ai dati forniti da Enel Green Power, ammesso e certo non concesso che i filtri siano costantemente in funzione (sull’Amiata sono spesso fuori servizio), “Nuova Latera” emetterà in un anno oltre 7 chili di mercurio e circa mezzo chilo di arsenico.

L’impianto inoltre – é un paradosso della legislazione europea contro il quale ci stiamo battendo – godrà degli incentivi destinati alle energie rinnovabili pur comportando l’emissione di quantità semplicemente ciclopiche di gas che causano l’effetto serra: circa 1700 grammi di anidride carbonica al kWh (nota), ai quali vanno sommate 87 tonnellate di metano all’anno (il metano ha un potenziale di riscaldamento globale circa 25 volte superiore all’anidride carbonica). Anche questi dati sono dedotti dai documenti presentati da Enel Green Power alla Regione Lazio; il calcolo é spiegato nella nota che chiude il post. Per fare un confronto, una centrale elettrica a gas o a carbone emette in media, rispettivamente, 640 e 1045 grammi di anidride carbonica al kWh (il metano non fa parte delle emissioni di questi impianti) mentre le centrali geotermiche dell’Amiata emettono 693 grammi di anidride carbonica equivalente al kWh (quando vi è la parola “equivalente” significa che viene considerato anche l’apporto del metano).

La principale differenza rispetto alle centrali dell’Amiata consiste nel fatto che a “Nuova Latera” il calore necessario per produrre energia elettrica verrà ottenuto anche dalla combustione di legname: previsto il consumo giornaliero di circa 50 quintali di cippato.

Le osservazioni che ho presentato alla Regione Lazio nell’ambito della VIA per “Nuova Latera” servono per mettere in evidenza carenze e difetti di fondo del progetto rispetto ad ambiente e salute in base alle norme UE, oltre che nazionali e regionali.

La Regione é tenuta a valutare ogni osservazione separatamente dalle altre,  e a decidere se accoglierla o bocciarla. Ogni osservazione accolta é un ostacolo – spesso insormontabile – alla realizzazione del progetto.

I principali punti deboli dei progetti di Enel Green Power per la centrale geotermica “Nuova Latera” che abbiamo messo in risalto con le osservazioni presentate alla Regione Lazio riguardano:

  • nei pressi di “Nuova Latera” ci sono tre siti della rete “Natura 2000” (le aree naturali protette dall’Unione Europea): selva del Lamone, lago di Bolsena e caldera di Latera. Riteniamo che lo studio di incidenza di “Nuova Latera” su questi tre siti sia carente, soprattutto (na non certo solo) per quanto riguarda la caldera di Latera, che contiene il piccolo lago di Mezzano. Il progetto per la centrale geotermica prevede che dal lago vengano prelevati 80-100.000 metri cubi d’acqua nell’arco di cinque sei-mesi, senza indicare né gli impatti che questo avrà su flora e fauna, né la data in cui verrà effettuato il prelievo: e se si trattasse dei mesi meno piovosi dell’anno? E se, in aggiunta, il prelievo fosse effettuato addirittura durante un periodo di siccità? Si tratta di carenze particolarmente gravi alla luce della procedura di infrazione e del caso EU Pilot (l’anticamera della procedura di infrazione) aperti dall’UE contro l’Italia a proposito dell’attuazione della direttiva Habitat, dalla quale discende la rete “Natura 2000”;
  • “Nuova Latera” sfrutterebbe la concessione geotermica Valentano, che a nostro avviso é decaduta;
  • non ci sono riferimento ai problemi che si verificarono con la vecchia centrale geotermica di Latera;
  • in base alla legge della Regione Lazio 2006/3 e all’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale, gli impianti geotermici sono vietati nell’area di rispetto delle risorse idropotabili e Latera si trova in un’area di rispetto particolarmente provata dall’emergenza arsenico;
  • non viene dichiarato esplicitamente che le emissioni della centrale non pregiudicano la salute pubblica (nell’area dell’Amiata, gli studi epidemiologici dell’Agenzia regionale di sanità hanno evidenziato minore aspettativa di vita e alta percentuale di tumori);
  • non vengono precisati gli impatti della subsidenza attesa con l’avvio della centrale (un centimetro all’anno) e non si dice cosa accadrà nel caso – certo non impossibile – che la subsidenza sia ben maggiore;
  • si dice che i 50 quintali di legname al giorno necessari per far funzionare la centrale verranno procurati entro un raggio di 70 chilometri, ma non vengono indicate le fonti di questo approvvigionamento e non viene analizzato il mercato per verificare che un quantitativo così alto sia effettivamente disponibile.

Per questi e vari altri motivi, attraverso le osservazioni ho chiesto alla Regione Lazio di non autorizzare la centrale geotermica “Nuova Latera”. Ecco il testo integrale delle osservazioni.

Foto

NOTA – Maggiori informazioni sul calcolo delle emissioni di gas serra di “Nuova Latera”. La “Relazione tecnica di progetto” presentata da Enel Green Power nell’ambito dei progetti e documenti della VIA dice a pag. 6 che l’impianto utilizzerà circa 500 tonnellate all’ora di fluidi geotermici per alimentare un sistema di produzione elettrica per una potenza totale di 14 MW. Dice anche (pag. 24-25) che questi fluidi geotermici contengono il 3-6% in peso di gas incondensabili; che i fluidi provenienti dai nei pozzi più produttivi hanno in realtà il 5-6% (sempre in peso) di gas incondensabili; che i gas incondensabili sono costituiti al 96-98% da anidride carbonica.

Presumendo che, in media, i fluidi abbiano il 5% di gas incondensabili, la quantità di gas incondensabili emessa in atmosfera é pari a 25.000.000 grammi all’ora. Una divisione indica che l’emissione di gas incondensabili é pari 1785 grammi per Kwh; dato che il 96-98% dei gas incondensabili é costituito da anidride carbonica, le emissioni orarie di anidride carbonica sono pari a 1.713-1.749 grammi al kWh.