E’ in freezer la VIA per la centrale geotermoelettrica Triana

La settimana scorsa avevamo scritto alla Regione Toscana segnalando le incongruenze interne della documentazione e le caratteristiche che la rendono secondo noi inutilizzabile. In risposta, abbiamo ricevuto la notizia che la Regione stessa ha chiesto di integrare il fascicolo su Triana

E’ in freezer la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) della centrale geotermoelettrica Triana, l’ennesima che Enel Green Power vorrebbe costruire ai piedi del Monte Amiata.

Ce lo ha comunicato oggi la Regione Toscana, alla quale avevamo scritto segnalando che la documentazione presentata da Enel Green Power contiene contraddizioni interne e caratteristiche tali da renderla secondo noi inutilizzabile: ad esempio, dati fra loro discordanti a proposito delle emissioni di mercurio che la centrale produrrebbe, carte topografiche illeggibili e così via.

In risposta, abbiamo ricevuto dalla Regione Toscana la notizia che la Regione stessa ha chiesto ad Enel Green Power di completare la documentazione su Triana. Solo in seguito potrà essere avviata la VIA per decidere se autorizzare – o meno – la realizzazione dell’impianto.

La centrale geotermoelettrica Triana sarebbe di tipo flash, cioè con emissioni in atmosfera di gas serra e di sostanze pericolose per ambiente e salute. Verrebbe costruita a Roccalbegna, a meno di cinque chilometri di distanza dalle centrali di Bagnore 3 e Bagnore 4 (foto). Avrebbe una potenza pari a 20 MW e porterebbe ad 80 i MW installati in quella piccola area.

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