Abbiamo presentato la richiesta ufficiale di annullare il procedimento per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) e per l’autorizzazione di un nuovo impianto sul Monte Amiata. La documentazione ha incongruenze interne e caratteristiche tali che secondo noi la rendono non comprensibile.
La Regione Toscana ha aperto a fine dicembre la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per decidere se autorizzare la realizzazione di un’altra centrale geotermoelettrica sul Monte Amiata, quella di Triana. Ieri abbiamo inviato la richiesta ufficiale di annullare il procedimento, soprattutto (ma non solo) perché lo Studio di impatto ambientale di Triana presenta incongruenze interne e caratteristiche che lo rendono secondo noi incomprensibile.
La centrale geotermoelettrica Triana sarebbe di tipo flash, cioè con emissioni in atmosfera di gas serra e di sostanze pericolose per ambiente e salute. Verrebbe costruita a Roccalbegna, a meno di cinque chilometri di distanza dalle centrali di Bagnore 3 e Bagnore 4 (foto). Avrebbe una potenza pari a 20 MW e porterebbe ad 80 i MW installati in quella ristretta area.
Per consentire alla Regione di effettuare la valutazione di impatto ambientale, Enel Green Power – la società che intende costruire Triana – ha presentato alla Regione stessa una corposa documentazione. E’ scaricabile da questa pagina: non esiste un link specifico.
Lo Studio di impatto ambientale (oltre 800 pagine) è il cuore della documentazione. Ma esso contiene informazioni fra loro discordanti a proposito delle emissioni di mercurio che Triana produrrebbe: a seconda delle pagine, sono stimate in 0,9 chili all’ora (900 grammi) oppure 0,9 grammi all’ora. Schemi e carte topografiche sono il più delle volte così sfocati da essere assolutamente illeggibili. Sulle carte topografiche di regola non viene indicata la scala e in ripetute occasioni non è neanche specificato il punto in cui sorgerebbe l’impianto: come si fa a capire la distanza dalle case, dalle possibili frane eccetera?
C’è un ulteriore problema. Il nostro tentativo di scaricare un altro “capitolo” della documentazione per la valutazione di impatto ambientale di Triana, la cartella della relazione paesaggistica, si è più e più volte infranto contro il messaggio di errore restituito dal server regionale.
Per legge la documentazione per la Valutazione di Impatto Ambientale deve essere a disposizione di tutti i cittadini affinché essi possono presentare osservazioni che mettono in evidenza carenze e difetti del progetto rispetto ad ambiente e salute e rispetto alle norme regionali, nazionali ed europee. Ma come è possibile, in queste condizioni, studiare il materiale e presentare le osservazioni?
Donde la nostra richiesta alla Regione Toscana di annullare il procedimento. Vi faremo sapere se ci risponderanno e se il procedimento verrà annullato.