Salvare l’industria (anche dalla riconversione bellica) e il lavoro. Il M5S e The Left a Torino

Salvare l’industria e il lavoro. Domani, venerdì 21 marzo, parteciperò ad un’iniziativa a Torino, ex vertice del triangolo industriale ed ex capitale dell’industria automobilistica. Si intitola appunto “Salviamo Mirafiori, salviamo il lavoro”. Organizza The Left, il gruppo politico europeo al quale appartiene il M5S. Qui il programma completo e la possibilità di partecipare al convegno del pomeriggio.

La produzione industriale in Italia scende da 24 mesi consecutivi. Torino è una città sempre più dolente e ferita.

L’automotive in particolare sta affrontando una crisi gravissima. L’Unione europea ha pianificato l’elettrificazione anche di mobilità e trasporti, cosa in sé doverosa e giusta anche per diminuire gli impatti sanitari nelle città, senza accompagnarla tuttavia con adeguati strumenti di supporto. Il piano d’azione per l’auto prevede uno stanziamento di 3,8 miliardi in tutta l’UE. Per fare un confronto, la spesa bellica UE, anche parrebbe con l’uso  dei risparmi dei cittadini, arriverà ad 800 miliardi.

Due elementi completano il disastro. Primo, molte case automobilistiche si sono fatte trovare impreparate dalla transizione elettrica. Secondo, in questi tempi di perdurante recessione economica ed incertezza la gente ci pensa su almeno tre volte prima di acquistare un’auto nuova, con qualunque tipo di motore.

In questo panorama si vanno inserendo prima le tentazioni e poi gli annunci di riconversione bellica. Tentazioni letali sia per il settore, sia per tutti noi. Il ministro D’Urso sembra muoversi da un po’ proprio in questa direzione, come anche la tedesca Volkswagen.

Non vogliamo un’economia di guerra. Vogliamo invece riportare l’UE su un binario giusto. Proponiamo di salvare l’industria e lavoro di decine di miglia di persone, l’automotive, le nuove forme di mobilità e la transizione elettrica mettendo a disposizione di questi obiettivi 100 miliardi sul modello del fondo SURE.

Il SURE era il fondo europeo attraverso il quale nel 2020, durante l’epidemia Covid, la Commissione europea ha previsto prestiti a condizioni favorevoli agli Stati membri per preservare l’occupazione.

Chiediamo che i prestiti incentivino i modelli di veicoli (non solo automobili) migliori dal punto di vista della sostenibilità e del prezzo. Chiediamo anche che finanzino le collaborazioni fra imprese a proposito di batterie, elettronica, semiconduttori, software, intelligenza artificiale.

La manifestazione di venerdì a Torino inizia alle 10, all’ingresso 2 dello stabilimento Stellantis di Mirafiori. Ci saranno interventi di esponenti M5S, fra i quali il presidente Conte e l’ex sindaca di Torino, Appendino; di rappresentanti sindacali; di esponenti della società civile.

Dalle 14,30 “Salviamo Mirafiori, salviamo il lavoro” si trasferisce al Museo Nazionale dell’Automobile, sempre a Torino, per la conferenza “Lavoro e mobilità sostenibile. Il futuro del settore automotive europeo”.

Previsti vari tavoli per analizzare situazione e prospettive. Il presidente Conte interverrà a quello politico, insieme a Pasquale Tridico, a Nicola Fratoianni (SI) e al ministro del Lavoro spagnolo Yolanda Diaz (Movimento Sumar).

Io modererò il tavolo dedicato all’esperienza belga, del quale sarà protagonista il parlamentare europeo Marc Botenga (Partito del Lavoratori, The Left).

Poco dopo presiederò la sessione dedicata a tecnologia, catene di fornitura e politica industriale, per la quale sono previsti fra gli altri interventi di Silvia Bodoardo (Politecnico di Torino), di Matteo Gaddi del Centro Studi Fiom-Cgil e di Valerio Fattori in rappresentanza di TariffEV.

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