La lotta eco-rivoluzionaria degli Ex GKN arriva al Parlamento europeo

Arriva a Bruxelles la lotta eco-rivoluzionaria degli operai ex GKN di Campi Bisenzio (Firenze) per unire difesa del lavoro, reindustrializzazione e transizione ecologica.

Oggi, mercoledì 11 dicembre, al Parlamento Europeo una delegazione degli ex GKN si incontra con The Left, la famiglia politica europea di cui fa parte il M5S, insieme a lavoratori di Audi e Stellantis.

A seguire, gli ex GKN sono protagonisti di un dibattito presso il Centre d’action sociale italien. Racconteranno la loro storia e il futuro che delineano per lo stabilimento dal quale sono stati licenziati nel 2021 e che da allora occupano.

Hanno un dettagliato business plan per renderlo di nuovo produttivo. Non più semiassi per auto, come si faceva una volta, ma bici cargo e pannelli solari. In pratica, fotovoltaico made in Italy e mobilità sostenibile.

Reindustrializzazione, lavoro e transizione ecologica: tre piccioni con una fava. A questo proposito, gli ex GKN intendono mandare una lettera ad Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Le chiederanno di creare un fondo per l’automotive anziché per l’acquisto di armi.

Con un’altra lettera inviata ieri, anche noi del M5S abbiamo sollecitato von der Leyen nello stesso senso. Le suggeriamo di destinare all’automotive tutti i 500 miliardi che lei intende usare per il riarmo.

Gli ex GKN vogliono rendere la loro fabbrica, oltre che produttiva, socialmente integrata ed ecologicamente sostenibile. Sono pronti a cominciare.

Hanno già raccolto 1,3 milioni di euro di azionariato popolare. Sono però necessari altri soldi. Investimenti pubblici.

Si tratta di scegliere: da una parte, lavoro e transizione ecologica. Dall’altra, la produzione di armi che seminano dolore e distruzione. La lotta degli ex GKN, a ben pensarci, è davvero una questione di vita o di morte.

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