La storia e la lotta dei lavoratori ex GKN – ora in sciopero della fame – è una luce di speranza nel panorama di un’Italia che gli ultimi anni descrivono cupa e meschinamente rassegnata. E’ possibile seguirla attraverso i loro canali Telegram, Instagram e Facebook, dai quali è tratta la foto.
In assemblea permanente da tre anni, senza stipendio né cassa integrazione da sei mesi, i 140 ex GKN di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, hanno messo a punto un business plan per produrre pannelli solari e altro attraverso una fabbrica socialmente integrata ed ecologicamente sostenibile. Hanno trovato i soldi per iniziare e firmato accordi per le vendite. Manca solo uno stabilimento, per il quale sono peraltro in grado di pagare regolarmente l’affitto.
Su questa situazione si innestano lo sciopero della fame che alcuni di loro portano avanti da diversi giorni e i cortei capaci di radunare migliaia di persone davanti alla Regione Toscana nonostante la scarsa eco che le loro vicende trovano sui grandi giornali.
Gli ex GKF chiedono
- alla Regione Toscana, di approvare una legge che permetta di creare un consorzio pubblico e di rilevare lo stabilimento;
- al governo, di commissariare attuale proprietaria dell’ex GKN (QF), per ricevere gli stipendi dovuti e accedere agli ammortizzatori sociali;
- a tutti, di discutere seriamente il loro progetto di reindustrializzazione.
Al momento, hanno ottenuto solo la lettera che il governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha inviato al Governo dove si si chiede di valutare il commissariamento di QF per stipendi arretrati ed ammortizzatori sociali.
Silenzio totale a proposito dello stabilimento e del progetto di re-industrializzazione.
Che invece è la cosa più interessante.
Mentre sviluppano le idee relative ad altri rami di attività, gli ex GKN sono già pronti a produrre pannelli solari, sia standard che personalizzati, con un’efficienza maggiore del 22% e per una capacità di 100 MW all’anno. Non è poco. Hanno i soldi per iniziare e per dare lavoro a 136 persone.
Già firmati i protocolli di intesa per ricevere finanziamenti del valore di 6 milioni di euro e per vendere pannelli solari a comunità energetiche e cooperative in Unione europea.
Raggiunto un accordo con Banca Etica affinché gli acquirenti dei pannelli solari ottengano finanziamenti agevolati.
Che cosa si aspetta per farli iniziare?