Henna Virkkunen, la commissaria alla Verità

La finlandese Henna Virkkunen, parlamentare europea (centrodestra) e prima ancora ministra dedita al taglio della spesa pubblica, è la commissaria entrante a Sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia; e alle tecnologie digitali e di frontiera.

Ad onta di tutta questa magniloquente retorica, la lettera di missione firmata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la incarica di occuparsi del settore digitale e di contrastare la disinformazione.

Non dovrà contrastare le fake news, cioè le notizie false che – in quanto tali – sono riconoscibili con una certa sicurezza. Si parla proprio solo di disinformazione.

Dove passa il confine fra la disinformazione e un punto di vista alternativo rispetto a quello mainstream? In questo senso non sembra esagerato dire che Virkkunen sarà la commissaria alla Verità.

Il settore digitale e le tecnologie di frontiera alle quali dovrà sovrintendere sono un universo tumultuoso, complicato e di conseguenza popolato da specialisti. Non risulta che Virkkunen lo frequenti assiduamente.

Al Parlamento europeo, nel quale siede dal 2014 (qui le sue attività parlamentari nel 2014-2019 e nel 2019-2024) Virkkunen si è occupata soprattutto di trasporti, traffico, emissioni, industrie e simili. I temi digitali hanno certo fatto capolino nelle sue attività: ma non hanno mai fatto la parte del leone.

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