Faccia a faccia con Jorgensen, commissario entrante all’energia

Ieri ho incontrato il commissario designato all’Energia e alla casa, il danese Dan Jørgensen  (a destra nella foto), che – come tutti gli altri – prima di entrare in carica dovrà superare l’esame del Parlamento europeo. In particolare, Jørgensen sarà ascoltato dalla Commissione ITRE per l’Industria, la ricerca e l’energia della quale faccio parte.

Durante l’incontro gli abbiamo presentato alcune priorità del Movimento 5 Stelle e del gruppo The Left sul tema della transizione energetica e sostenibile.

Al primo punto, il necessario e urgente disaccoppiamento del costo del kWh rinnovabile da quello generato dal fossile, così da riflettere riflettere nelle bollette di famiglie e aziende la maggiore economicità e stabilità dei prezzi dell’energia rinnovabile. Infatti con l’attuale meccanismo UE di formazione dei prezzi dell’energia elettrica, l’energia più cara (cioè quella fossile) detta il prezzo di tutta l’energia, compresa quella rinnovabile.

A seguire, una strategia europea sulle pompe di calore domestiche e una regolamentazione dedicata al mercato europeo delle ricariche elettriche per una maggiore trasparenza e facilità d’uso e per impedire costi troppo alti come quelli che abbiamo in Italia, dove ora ricaricare un’auto elettrica costa 7,5 volte in più rispetto a Germania, Francia, Spagna.

Inoltre, abbiamo sottolineato il ritardo dell’implementazione in alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, di normative del Clean energy package approvate ormai oltre 6 anni come il mercato della flessibilità aperto a tutti gli attori e l’implementazione del vehicle to grid.

Infine, per quanto riguarda la delega alla casa, anch’essa assegnata a Jørgensen, ho consegnato il rapporto dell’Arci solidarietà sulla tutela del diritto all’abitare per promuovere l’accesso a una casa dignitosa per tutti, che abbiamo ricevuto al Parlamento europeo.

Jørgensen ha dimostrato grandi capacità di ascolto delle nostre richieste. Lo giudicheremo senza pregiudizi nell’interesse dei cittadini europei, certi di poter incidere per una transizione sostenibile e giusta.

Foto di Jørgensen

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