L’Unione Europea per interessi che non sono i suoi, dopo averci portato alla povertà con l’Euro e l’austerity, diventa succursale orientale degli USA e vuole trascinarci con la NATO in guerra con la Russia
L’Europa, che nel dopoguerra si é unita per non ripetere gli errori di due guerre mondiali, ora ne prepara una terza e – fatto se possibile ancor più grave – lo fa per difendere interessi che non sono i suoi. Non ci sono altre parole, purtroppo, per riassumere due risoluzioni approvate questa settimana dal Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo. Riguardano le relazioni UE – Russia (relatore Gabrielius Landsbergis, Lituania, PPE ) e la situazione militare nel Mar Nero a pag 18 (mentre scrivo, il testo é ancora in edizione provvisoria, da pag. 18 in poi, tornate nelle prossime ore), relatore Ioan Mircea Pascu, Romania, S&D. Esse costituiscono un bellicoso crescendo rispetto ad altri testi approvati dall’Europarlamento poche settimane fa e già molto preoccupanti: l’UE deve essere pronta alla guerra, il riarmo europeo, il fondo UE per le operazioni militari.
Come quelle precedenti, anche le risoluzioni di questa settimana non hanno valore legislativo: sono però documenti molto importanti dal punto di vista dell’indirizzo politico. Noi del M5S abbiamo votato contro su entrambe; l’analisi del voto di tutti gli altri, é disponibile qui per la relazione sui rapporti UE-Russia e qui per quella sulla situazione in Mar Nero. In fondo al post trovate i voti degli italiani che hanno votato a contro, a favore o che si sono astenuti.
Le risoluzioni su Russia e Mar Nero sono fra loro complementari. Mistificano deliberatamente gli eventi nell’Europa dell’Est per attribuire alla Russia un comportamento aggressivo e per identificare in essa il grande nemico dell’UE, contro il quale é opportuno difendersi attivamente. Dicono in sostanza: é finita l’alleanza strategica fra UE e Russia, che “agisce apertamente come un rivale della comunità democratica internazionale e sfida il suo ordinamento”; la Russia costituisce ormai una minaccia militare nella zona del Mar Nero, e per gestire la situazione é fondamentale il coordinamento fra UE e NATO.
Non una parola, nelle due risoluzioni, su come davvero é scoppiata la crisi in Ucraina, che ora minaccia di estendersi alla Moldavia: e non bisogna dimenticare le avvisaglie in Macedonia. Non una parola sul pesante ruolo dell’Occidente nell’innescare il conflitto.
E’ necessario innanzitutto ristabilire la verità dei fatti: in Ucraina, Yanukovich ha vinto elezioni democratiche; l’OCSE, incaricata dei monitoraggi elettorali, “ha promosso il voto ucraino definendolo ‘trasparente e onesto'”, per usare le parole di Repubblica; Yanukovich non ha firmato l’accordo di associazione fra Ucraina ed UE; dopo questo fatto, “l’incoraggiamento occidentale agli attivisti antigovernativi della Maidan non è stato certo né discreto né di basso livello, con la comparsa sulla piazza dei ministri degli Esteri di Francia e Germania e del senatore McCain”, come diceva un anno fa La Stampa. Così la piazza in Ucraina ha rovesciato il governo in carica e quello nuovo ha firmato l’accordo di associazione con l’UE. Ora l’Ucraina é teatro di una guerra civile con le province ribelli filorusse; provoca zelantemente la Russia; risucchia i soldi dell’UE; invoca a gran voce armi dagli USA e protezione dalla NATO.
Le due relazioni approvate dall’Europarlamento esortano l’UE ad aggrapparsi alla NATO, in cui viene individuato l’unico baluardo rispetto all’ “atteggiamento aggressivo” della Russia. Ma in realtà è la NATO che sta assediando la Russia. Fino al 1990 i confini orientali della NATO erano fermi all’Italia e alla Germania dell’Ovest; continuando verso est si incontravano nell’ordine una cintura di stati cuscinetto (dalla Jugoslavia alla Finlandia), i Paesi del Patto di Varsavia e infine i confini dell’URSS. Adesso la NATO si spinge ad Est fin dentro l’ex territorio dell’URSS. E invece i media occidentali affermano che la Russia starebbe conducendo una politica aggressiva. Come se non bastasse la relazione Pascu apprivata oggi a Strasburgo invita la NATO a difendere militarmente l’Ucraina (altro pezzo dell’ex URSS) come se già facesse parte della NATO, anche se finora ha avanzato una domanda di adesione non ancora formalmente accorta.
Merita una citazione anche il fatto che la relazione di Landsbergis esorta l’UE a fornire sostegno finanziario alle voci antigovernative (o non governative) in Russia. Questa si chiama ingerenza negli affari interni di un Paese sovrano: l’Unione Europea, per interessi del tutto estranei a quelli dei suoi cittadini, vorrebbe comportarsi con la Russia di Putin nello stesso modo in cui si é comportata con l’Ucraina di Yanukovich.
I voti degli Eurodeputati italiani (a favore e astenuti)
Per la risoluzione su UE-Russia
Contro: M5S – Altra Europa con Tsipras, Lega Nord. Remo Sarnagiotto (Forza Italia)
A favore: Mercedes BRESSO (PD), Renata BRIANO (PD), Nicola CAPUTO (PD), Caterina CHINNICI (PD), Sergio Gaetano COFFERATI (PD), Silvia COSTA (PD), Nicola DANTI (PD), Paolo DE CASTRO (PD), Isabella DE MONTE (PD), Elena GENTILE (PD), Michela GIUFFRIDA (PD), Kashetu KYENGES (PD), Luigi MORGANO (PD), Alessia Maria MOSCA (PD), Massimo PAOLUCCI (PD), Gianni PITTELLA (PD), David-Maria SASSOLI (PD), Elly SCHLEIN (Civatiana Indipendente in SD), Renato SORU (PD), Patrizia TOIA (PD), Flavio ZANONATO (PD), Damiano ZOFFOLI (PD), Raffaele FITTO (Forza Italia), Massimiliano SALINI (UdC)
Astenuti: Brando BENIFEI (PD), Goffredo Maria BETTINI (PD), Simona BONAFÈ (PD), Roberto GUALTIERI (PD), Pier Antonio PANZERI (PD), Lorenzo CESA (Udc), Salvatore CICU (Forza Italia), Alberto CIRIO (Forza Italia), Lara COMI (Forza Italia), Herbert DORFMANN (Partito popolare sudtiroles), Elisabetta GARDINI (Forza Italia), Giovanni LA VIA (UdC), Fulvio MARTUSCIELLO (Forza Italia), Barbara MATERA (Forza Italia), Alessandra MUSSOLINI (Forza Italia), Aldo PATRICIELLO (Forza Italia), Salvatore Domenico POGLIESE (Forza Italia)
Per la risoluzione sul Mar nero
Contro: M5S – Altra Europa con Tsipras, Lega Nord, Sergio Cofferati (Indipendente in SD), Remo Sarnagiotto (Forza italia)
A favore: Mercedes BRESSO (PD), Nicola CAPUTO (PD), Andrea COZZOLINO (PD), Fulvio MARTUSCIELLO (Forza Italia), Gianni PITTELLA (PD) Massimiliano SALINI (UdC), David-Maria SASSOLI (PD)
Astenuti: Brando BENIFEI , Goffredo Maria BETTINI (PD), Renata BRIANO (PD), Caterina CHINNICI (PD), Nicola DANTI (PD), Paolo DE CASTRO (PD), Isabella DE MONTE (PD), Enrico GASBARRA (PD), Elena GENTILE (PD), Michela GIUFFRIDA (PD), Roberto GUALTIERI (PD), Luigi MORGANO (PD), Alessia Maria MOSCA (PD), Pier Antonio PANZERI (PD), Massimo PAOLUCCI (PD), Elly SCHLEIN (indipendente), Patrizia TOIA (PD), Daniele VIOTTI (PD), Flavio ZANONATO (PD), Damiano ZOFFOLI (PD), Salvatore CICU (Forza Italia), Alberto CIRIO (Forza Italia), Lara COMI (Forza Italia), Herbert DORFMANN (Partito popolare sudtirolese), Elisabetta GARDINI (Forza Italia), Giovanni LA VIA (UdC), Barbara MATERA (Forza Italia), Alessandra MUSSOLINI (Forza Italia), Salvatore Domenico POGLIESE (Forza Italia).