La scorsa settimana, durante l’assemblea plenaria a Strasburgo, ho usato l’ironia per ricordare all’Unione Europea quant’è impresentabile il Governo dell’Ucraina che essa si affanna a sostenere con i nostri soldi.
All’ordine del giorno della plenaria c’era il dibattito sulle conclusioni dell’ultimo Consiglio Europeo, che ha fra l’altro espresso le proprie congratulazioni all’Ucraina per la formazione del nuovo Governo, avvenuta nelle ultime settimane dell’anno vecchio. E anch’io mi sono congratulato con il Governo ucraino per l’innovazione politica che esso rappresenta. Ben tre ministri infatti sono stranieri e sono stati scelti da un’agenzia internazionale di recruiting sponsorizzata dal finanziere George Soros: l’uomo che nel 1992 ha costretto la sterlina e la lira ad uscire dallo SME. Per sua stessa ammissione, Soros ha avuto un ruolo negli eventi che l’anno scorso hanno buttato l’Ucraina fra le braccia degli Usa e dell’Unione Europea: e nel mio discorso mi sono congratulato anche con lui, nonchè con la cittadina statunitense, ex dipendente del Dipartimento di Stato degli USA, che ora è diventata ministro delle Finanze in Ucraina. Ho altresì esteso le mie congratulazioni al ministro Ucraino degli Interni, che ha ai suoi ordini il battaglione nazista Azov della Guardia Nazionale Ucraina.
Ho poi ricordato le sanzioni contro la Russia decise dall’Ue per la crisi in Ucraina, che hanno messo in ginocchio tante aziende europee ed italiane, e la sanguinosa guerra civile in corso nelle province ucraine filorusse dell’Est: una guerra che ha causato un milione di profughi. Gente costretta a scappare, ad abbandonare tutto e che per la maggior parte si è rifugiata in Russia: non in Occidente.
Le mie congratulazioni ironiche, come potete constatare seguendo i link, riguardano fatti accertati da testate della grande stampa internazionale. Eppure davanti ad essi l’UE preferisce chiudere tutti e due gli occhi. Credevo che il mio intervento suscitasse almeno reazioni polemiche all’interno dell’europarlamento: e invece no, nessuno ha raccolto la sfida. Hanno preferito tenere di nuovo gli occhi chiusi. Ciechi fino in fondo. Guarda il video del mio intervento in plenaria.
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Ed ecco il testo del mio discorso