L’UE che bastona la Grecia é disposta a pagare, il prossimo inverno, la bolletta del gas all’impresentabile Ucraina, un Paese che non fa parte dell’UE (esiste solo un accordo di associazione) e che presenta tre caratteristiche principali: risucchia soldi all’UE, sa provocare la Russia e costituisce il collo d’imbuto attraverso il quale passa buona parte del gas russo diretto verso l’UE. Un gas che é indispensabile all’UE, anche se l’UE dice di volerne fare a meno.
La notizia dell’UE disposta di nuovo a largheggiare con l’Ucraina é presente sia sul sito dell’agenzia nazionale di informazione ucraina Ucrainform, nelle edizioni in inglese e in spagnolo (l’ultima versione é più ricca di particolari), sia sull’aggregatore bignews2day.
Si tratta di tre versioni della medesima notizia con altrettanti livelli di approfondimento; la fonte dichiarata, in tutti e tre i casi, é un lancio dell’agenzia di informazione Reuters (solitamente molto attendibile) che non é disponibile on line: la disponibilità dell’UE è emersa durante l’incontro di una delegazione tedesca con il commissario europeo all’Unione Energetica, Maroš Šefčovič; l’Ucraina non ha i 1,5 miliardi di dollari che servono per acquistare il gas in vista dell’inverno e riempire i suoi stoccaggi; l’UE é disposta ad aiutarla con un miliardo di dollari.