A tutto gas. UE ed USA tengono a battesimo il nuovo Governo della Macedonia

Gli USA e l’UE hanno tenuto a battesimo ieri un nuovo Governo per la Macedonia, il cruciale paese del gas: passa dalla Macedonia la prosecuzione verso l’UE del gasdotto Turkish Stream che la Russia intende costruire per bypassare l’inaffidabile Ucraina; gli USA vedono quel progetto come il fumo negli occhi; il Governo macedone era incline a collaborare al Turkish Stream però – tu guarda alle volte il caso! – in Macedonia sono scoppiate violenze e disordini ed il maggior partito d’opposizione accusa il primo ministro Gruevski di frodi elettorali e altri crimini. Gruevski dal canto suo accusa il capo dell’opposizione, il socialdemocratico Zoran Zaev, di ordire trame insieme ad agenti stranieri. Ma il primo ministro si dimetterà ed ora la calma regna a Skopje, la capitale.

USA ed UE già avevano ottenuto elezioni anticipate in Macedonia entro l’aprile 2016. Mancava però l’accordo per la formazione di un Governo provvisorio: colloqui svoltisi un mese fa a Bruxelles non avevano cavato un ragno dal buco.

Dopo 12 ore di negoziati con i leader politici macedoni, il commissario europeo per la Politica di vicinato e i Negoziati di allargamento dell’Unione, Johannes Hahn, da ottenuto una soluzione che riscuote l’approvazione dell’ambasciatore statunitense a Skopje.

I termini dell’accordo: giudici indipendenti indagheranno sulle accuse che Zaev e Gruevski si scambiano; in ottobre i socialdemocratici otterranno il ministero del Lavoro e nomineranno un ministro degli Interni non affiliato a nessun partito politico e in grado di riscuotere l’approvazione del Governo; nel gennaio 2016, il primo ministro Gruevski si dimetterà e il suo partito nominerà un primo ministro tecnico, che rimarrà in carica fino alle elezioni di aprile.

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