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Linea 31: Linea 31:
 L’allegato II  inserisce i “services considered as public utilities at national or local level” ( i servizi considerati servizi pubblici a livello nazionale o locale) fra i settori in cui tutti gli Stati si riservano il diritto di introdurre normative più restrittive rispetto a quanto prevede il CETA. L’esenzione non si applica a telecomunicazioni, computer e servizi collegati. L’allegato II  inserisce i “services considered as public utilities at national or local level” ( i servizi considerati servizi pubblici a livello nazionale o locale) fra i settori in cui tutti gli Stati si riservano il diritto di introdurre normative più restrittive rispetto a quanto prevede il CETA. L’esenzione non si applica a telecomunicazioni, computer e servizi collegati.
  
-Secondo l’analisi del CETA(([[https://www.policyalternatives.ca/sites/default/files/uploads/publications/National%20Office/2016/09/Making_Sense_of_CETA_2016.pdf]] pag. 29 e seguenti, 35 e seguenti; in alternativa, vedi l'edizione precedente dell'analisi basata sulla versione 2014 del CETA, che non inseriva ancora la clausola ICS al posto dell'equivalenmte clausola ISDS  [[ https://www.policyalternatives.ca/sites/default/files/uploads/publications/National%20Office/2014/09/Making_Sense_of_the_CETA.pdf]] pag. 38 e seguenti)) effettuata dal Canadian Center for Policy alternatives, l’esenzione dei “servizi considerati servizi pubblici” è formulata con un linguaggio ambiguo+Secondo l’analisi del CETA(([[https://www.policyalternatives.ca/sites/default/files/uploads/publications/National%20Office/2016/09/Making_Sense_of_CETA_2016.pdf]] pag. 29 e seguenti, 35 e seguenti; in alternativa, vedi l'edizione precedente dell'analisi basata sulla versione 2014 del CETA, che non inseriva ancora la clausola ICS al posto dell'equivalenmte clausola ISDS  [[ https://www.policyalternatives.ca/sites/default/files/uploads/publications/National%20Office/2014/09/Making_Sense_of_the_CETA.pdf]] pag. 38 e seguenti)) effettuata dal Canadian Center for Policy alternatives, l’esenzione dei “servizi considerati servizi pubblici” è formulata con un linguaggio ambiguo ed i “servizi considerati servizi pubblici” sono esentati solo dall’obbligo, altrimenti sancito trasversalmente dal CETA, di permettere l’accesso al mercato agli operatori canadesi e di trattarli come gli investitori nazionali.
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-Inoltre i “servizi considerati servizi pubblici” sono esentati solo dall’obbligo, altrimenti sancito trasversalmente dal CETA, di permettere l’accesso al mercato agli operatori canadesi e di trattarli come gli investitori nazionali+
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-Alla luce delle disposizioni trasversali del CETA, questo significa che quando i servizi pubblici - come ad esempio la raccolta rifiuti - vengono affidati alla gestione dei privati, gli enti locali UE non possono istituire una “corsia preferenziale” per gli operatori locali.+
  
 Sempre nell’allegato II, l’EU si riserva il diritto di sovvenzionare con fondi pubblici i servizi sanitari e sociali. Nella sezione del CETA relativa protezione degli investimenti, Canada ed UE si riservano (articolo 8.15.5.c) la facoltà di fornire sussidi a titolo preferenziale ai servizi pubblici o locali. Sempre nell’allegato II, l’EU si riserva il diritto di sovvenzionare con fondi pubblici i servizi sanitari e sociali. Nella sezione del CETA relativa protezione degli investimenti, Canada ed UE si riservano (articolo 8.15.5.c) la facoltà di fornire sussidi a titolo preferenziale ai servizi pubblici o locali.