Zaharieva, commissaria a ricerca e startup senza preparazione sul campo

Per la prima volta la Commissione europea si dota di una commissaria a startup, ricerca ed innovazione. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha scelto la bulgara Ekaterina Zaharieva, di professione avvocato. Entrata in politica, è diventata ministra con un partito centrista.

Non risulta che Zaharieva si sia mai interessata di ricerca o di startup. E questi sono temi su cui certo non si può improvvisare. Mi auguro che si faccia consigliare bene e che abbia una curva di apprendimento sufficientemente rapida.

Non promette bene che tra i compiti che la lettera di missione firmata da von der Leyen le affida c’è anche quello di preparare una legge sulle biotecnologie, ossia sui cosiddetti nuovi OGM. Sono OGM esattamente come quelli vecchi e von der Leyen sta cercando di farli liberalizzare.

Durante l’attività politica, Zaharieva non ha mai conquistato i titoli dei giornali internazionali salvo quando ha posto il veto all’ultima fase dell’ingresso della Macedonia del Nord nell’UE. Invece von der Leyen vuole l’ingresso nell’UE dei Paesi balcanici, e non solo di quelli.

Il “No” della Bulgaria era principalmente dovuto al fatto che la Macedonia del Nord non riconosce la minoranza bulgara sul suo territorio.

Si è poi trovato un compromesso per proseguire formalmente il percorso di adesione: la Macedonia del Nord riconoscerà nella Costituzione la minoranza bulgara. Ma sono passati due anni e non è accaduto.

Anche se un commissario deve fare gli interessi dell’UE, e non quelli del suo Paese, la Macedonia del Nord può essere una linea di faglia da osservare con attenzione all’interno di una Commissione la cui presidente considera l’allargamento dell’UE “un imperativo geostrategico, economico e morale”.

La testata Euractiv ha gettato su Zaharieva, nel corso degli anni, sospetti di corruzione e di legami con un corrotto e filorusso uomo d’affari della Macedonia del Nord. Non risultano tuttavia indagini e tanto meno condanne.

Anche Zaharieva, per assumere la carica, dovrà ottenere l’assenso del Parlamento europeo. Sarà esaminata dalla commissione ITRE, che si occupa principalmente di industria e della quale faccio parte.

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