Andrius Kubilius, commissario UE entrante alla Difesa, ricorda il dottor Stranamore del film. Solo che quel film sulla catastrofe nucleare causata da un ufficiale pazzo riusciva anche a far ridere: qui invece c’è solo da piangere.
Il lituano Kubilius è il falco dei falchi bellici. Ritiene indispensabile che la guerra prosegua fino alla vittoria militare dell’Ucraina contro la Russia: è il succo di un suo intervento, cofirmato con un’ex parlamentare ucraina, sul sito dell’Atlantic Council.
È stato uno dei pochissimi, in Europa, ad appoggiare l’ideona di Macron di inviare truppe occidentali in Ucraina. Crede che l’opposizione all’invio di armi in Ucraina sia uno dei segni di riconoscimento degli agenti del Cremlino. L’ha detto egli stesso al Parlamento europeo, dove siede dal 2019.
Abbiamo urgente bisogno di pace, di riportare ai bisogni della società civile il mucchio di soldi inghiottito dalla guerra in Ucraina, di aprire trattative diplomatiche. Invece la nomina di Kubilius a commissario UE alla Difesa equivale a mostrare il dito medio alla Russia, come sintetizza l’edizione in inglese di una testata lituana.
In veste di commissario, Kubilius avrà il compito di aumentare la produzione bellica UE e di farci spendere di più per la difesa, ossia per gli armamenti, come si ricava dalla lettera nella quale la presidente della Commissione europea gli elenca i suoi compiti.
Anche se la sua nomina deve essere ancora confermata dal Parlamento europeo (faremo di tutto affinché non lo sia), Kubilius è già partito in quarta.
Ha detto in un’intervista che, se l’UE vuole contare qualcosa, deve devolvere alla difesa almeno cento miliardi in sette anni e metter su un arsenale a disposizione degli Stati membri.
La NATO ha fatto sapere che una cosa del genere non cancellerebbe gli impegni degli Stati, fra i quali l’Italia, nei confronti della NATO stessa.
Questi impeghi consistono nel mantenere arsenali e nel devolvere alla spesa militare almeno il 2% del PIL. L’Italia delle scuole con i soffitti che crollano e delle code infinite per accedere ai servizi sanitari non ha ancora raggiunto questa soglia.
Seguendo questo link, si accede ad un dettagliato documento di approfondimento. Spiega che cosa ha già fatto e che cosa vuol fare il commissario entrate alla Difesa. La foto di Kubilius è stata pubblicata su Facebook da Kubilius stesso.