La scuola di tuo figlio perde i pezzi, proprio nel senso che crollano i soffitti? La nonna al pronto soccorso ha dovuto aspettare per un giorno intero? Tranquillo. Peggiorerà.
Mentre è in arrivo la procedura di infrazione UE per debito eccessivo, il Governo italiano si appresta ad acquistare almeno 550 carri armati da combattimento dall’azienda tedesca degli armamenti Rheinmetall.
Il conto è di 20 miliardi. Si tratta della commessa più grande mai ricevuta dalla stessa Rheinmetall. La notizia del maxi acquisto di carri armati viene dal portale tedesco Handelsblatt ed è riservata agli abbonati. Ci sono comunque rilanci in italiano.
Questa spesuccia si iscrive nel finanziamento alla guerra in Ucraina, per il quale Italia ed Unione europea stanno profondendo pacchi di miliardi nel riarmo europeo.
Il bilancio italiano 2024 stanzia per la Difesa oltre 29 miliardi: il 5% in più rispetto al 2023, il 12% in più rispetto al 2022. E dicono che è ancora poco: la spesa militare dell’Italia è pari all’1,4% del PIL, mentre la NATO chiede dal 2014 di alzarla al 2%.
Nel 2015 anche il Parlamento europeo ha votato per il 2% del PIL alle armi, portando già allora acqua al mulino di quanti considerano l’Unione europea il braccio economico e legislativo della NATO.
Il 2% del PIL per le armi sembra – giustamente – un’enormità? Tranquillo. Peggiorerà anche questo.
Donald Trump, che verosimilmente in novembre sarà eletto presidente degli USA, ha lasciato capire che chiederà agli europei di spendere molto di più. Peraltro, se resterà alla Casa Bianca Biden o un altro dem, difficilmente la musica sarà molto diversa.
Il concetto può essere espresso anche in un altro modo. Nel dopoguerra, con il piano Marshall, di fatto gli USA hanno pagato l’Europa occidentale che si è situata nella loro orbita. Adesso vogliono che l’Europa intera paghi per rimanerci. Più o meno come se fosse una provincia dell’antico Impero Romano.