Parlamento europeo? Non solo

Non c’è stata solo l’attività legislativa durante i cinque anni che ho trascorso al Parlamento europeo.

Oltre a seguire in chiave europea vari temi provenienti dal territorio che mi ha eletto e oltre ad organizzare corsi conferenze, ho portato avanti in questi anni anche l’impegno civico di documentazione, traduzione e divulgazione che già svolgevo quando ero un cittadino-dentista, e non ancora un cittadino-portavoce.

Nell’ottica di fornire strumenti teorici e pratici per artigiani digitali, professioni creative, piccole e medie imprese, ho organizzato presso l’Unità di Resilienza Locale, a Roma, corsi, seminari e open day sulla stampa 3D. Al medesimo tema ho dedicato a Bruxelles una conferenza e un incontro più specialistico in cui si è parlato del quadro normativo UE per la stampa 3D nel settore medico e dentistico.

Il Centro studi e le unità del Parlamento Europeo eseguono ricerche di ottimo livello, che troppo spesso non hanno la diffusione che meriterebbero sia perché sono in inglese sia perché, pur essendo pubbliche, tendono a circolare solo all’interno dei palazzi. Uno dei miei modi per portare la trasparenza dentro le istituzioni è stato quello di curare (o di sollecitare) le traduzioni in italiano di almeno alcuni di questi studi e poi pubblicarle su internet. Sono nati così

Per circa due anni e mezzo (l’incarico è a rotazione) ho fatto parte del gruppo di parlamentari che partecipa alle attività dello STOA, l’unità di ricerca del Parlamento Europeo (Science and Technology Option). Allo STOA ho ispirato lo studio “Stampa 3D a scopo medico e di potenziamento umano”, pubblicato in inglese ma su mia richiesta in gran parte tradotto in italiano.

Un’altra traduzione che ho pubblicato su internet non nasce dal Parlamento Europeo ma da un’opera della Rosa Luxembourg Foundation: si intitola Democrazia energetica in Europa.

Nel soldo dell’attività di divulgazione che svolgevo anche prima di diventare europarlamentare si situa una “collana” di sei documentari  che in questi anni ho messo online su Youtube. Sono dedicati ai materiali nell’economia circolare: soluzioni ecologicamente ed economicamente valide per usarli e riusarli senza produrre rifiuti e senza aggravare lo spread ecologico. Riguardano

Un altro documentario, “Prosumer e comunità per l’energia. La nostra battaglia di libertà all’Europarlamento”, approfondisce il tema dell’energia rinnovabile come bene comune. Infine “Navigare a 100 Watt” mostra come è possibile alimentare un catamarano grazie a pannelli solari e motore elettrico partendo da materiale già in commercio.

Ho dedicato varie interrogazioni ai risvolti in chiave europea dei problemi del territorio. E’ bastata un’interrogazione per sbloccare a Bruxelles il piano che fa di Roma una città post petrolio: ma va detto che la maggior parte delle interrogazioni parlamentari, per quanto ben scritte e solidamente documentate, si infrange contro il muro di una risposta anguillesca, ambigua ed insoddisfacente.

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