L’attenzione al territorio è una costante del mio operato. Un parlamentare europeo non ha alcuna competenza diretta sul territorio italiano: però, dato che tanta parte della legislazione nazionale discende dalla legislazione UE, può verificare se i problemi locali nascono dall’errata o mancata applicazione delle norme UE.
Lo strumento principale di questa attività è l’interrogazione alla Commissione europea, le cui risposte spesso non brillano – diciamo – né per chiarezza né volontà di prendersi direttamente in carico questioni spinose. Le interrogazioni che ho fatto (o cofirmato con i colleghi) sono qui e qui quelle delle quali ho fatto menzione e relazionato più diffusamente su questo blog. Ma a volte la risposta alle interrogazioni non ha meritato neanche una riga . E’ il caso ad esempio delle domande relative al lago di Bracciano, a Nord di Roma: la Commissione Europea ha rimandato tutto ad una successiva valutazione dello stato di attuazione della direttiva quadro sulle acque nell’intera UE. La valutazione, per la cronaca, è stata pubblicata; riguarda la situazione fino al 2018 e comprende (pag. 10) sonore bacchettate sulle dita dell’Italia.
Tutte le interrogazioni da me presentate o cofirmate durante questa legislatura possono trovare a partire da questa pagina del sito del Parlamento Europeo, inserendo “Tamburrano” nella mascherina riservata all’autore.
A volte una mia interrogazione è stata sufficiente per sbloccare la situazione: è il caso del piano per fare di Roma una città post-petrolio. In altri casi, i fatti di cronaca si sono incaricati di andare ben oltre le prudenti risposte della Commissione europea. E’ accaduto per il biogas fatto male a Ponzano Romano (parte dei terreni destinati all’impianto è stata sequestrata) e soprattutto del completamento della Civitavecchia-Orte: mi hanno risposto in sostanza che si tratta di una questione tutta italiana, ma successivamente il Tribunale Amministrativo del Lazio ha trasmesso tutti gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.