Ha il compito istituzionale di difendere gli interessi di tutta l’UE, non solo della sua Germania. Eppure durante una visita ufficiale in Azerbaigian, il nuovo presunto Eldorado del gas, ha guidato una delegazione di imprenditori tedeschi – europei sì, ma solo tedeschi – ad un incontro con il Ministro azero dell’Energia
AGGIORNAMENTO – In fondo alla pagina la risposta della Commissione
Definirlo gravissimo è ancora poco. Il Commissario Europeo al Bilancio e alle Risorse umane, il tedesco Günther Oettinger, è andato in visita ufficiale in Azerbaigian e con l’occasione ha guidato una delegazione di imprenditori tedeschi – europei sì, ma solo tedeschi – ad un incontro con il Ministro azero dell’Energia. Eppure il compito della Commissione Europea e dei Commissari è quello di promuovere e difendere gli interessi generali dell’Unione Europea piuttosto che i singoli interessi nazionali. Oettinger in Azerbaigian doveva fare gli interessi di tutti noi, non gli interessi particolari della sua Germania.
Oettinger é partito per Baku, la capitale dell’Azerbaigian, il 30 maggio, subito dopo aver esternato la speranza che l’andamento dell’economia e dei mercati insegni agli italiani a non votare per i populisti. Il succo delle sue parole, per quanto Oettinger abbia cercato di smentire, è esattamente questo, e la registrazione integrale della sua intervista al Deutsche Welle lo testimonia. L’agenda degli impegni dei commissari europei, a sua volta, testimonia che Oettinger è andato in Azerbaigian non a titolo personale ma per un impegno ufficiale come Commissario Europeo: quindi si presume a spese di tutti i 28 stati membri. Ufficialmente doveva pronunciare un discorso e partecipare a una discussione alla Conferenza sul petrolio e sul gas; doveva anche partecipare a riunioni a livello ministeriale.
L’Azerbaigian è il nuovo presunto Eldorado del gas. Lì infatti si trova Shah Deniz II, il giacimento del gas che si vuol trasportare nell’UE tramite una serie di gasdotti – il cosiddetto Southern gas corridor, corridoio Sud del gas – dei quali il TAP costituisce l’ultimo tratto con sbarco in Puglia. Nella capitale Baku, in quei giorni, era in corso l’International Caspian Oil and Gas Conference, durante la quale Oettinger ha parlato dell’importanza (secondo lui) della partnership fra UE e Azerbaigian a proposito del gas. Lo stesso giorno – il 31 maggio – Oettinger era alla guida di una delegazione di imprenditori tedeschi che ha incontrato il ministro azero dell’Energia, Parviz Shahbazov. Fino a questo momento, non risultano tentativi di smentita.
Non è dato di sapere perché sia andato in Azerbaigian proprio Oettinger, che in Commissione Europea si occupa di bilancio e di risorse umane: due temi ben lontani dall’energia, per la quale sono in carica i commissari Šefčovič e Cañete. Non è dato neanche di sapere cosa ha fatto Oettinger in Azerbaigian fino al 2 giugno, dal momento che sulle news internazionali abbiamo trovato informazioni solo sui suoi impegni del 31 maggio.
Il commissario tedesco ha continuato ad accompagnare gli imprenditori tedeschi a caccia di buoni affari a Baku e dintorni? Ha avuto altre occasioni per venir meno al suo compito istituzionale di difendere gli interessi, non della sua Germania ma dell’intera Unione Europea? Non lo sappiamo e abbiamo intenzione di domandarlo alla Commissione Europea attraverso un’interrogazione. Naturalmente, e come sempre, vi terremo informati.
AGGIORNAMENTO – Secondo la risposta della Commissione Europea, c’è stato solo un “breve discorso di benvenuto” alla delegazione di imprenditori tedeschi, dato che essa ha partecipato ad una tavola rotonda svoltasi in un luogo attiguo a quello di un incontro fra il commissario e il ministro azero dell’Energia.
La nostra interrogazione chiedeva anche perché il commissario non ha smentito la notizia che lo voleva alla guida della delegazione tedesca se essa non rispondeva al vero. Questa domanda non ha ricevuto risposta.