Ennesima centrale geotermica flash sull’Amiata? Nostre osservazioni alla VIA di Piancastagnaio 6

Le osservazioni alla VIA vertono su violazioni di norme UE, nazionali e regionali del progetto di Piancastagnaio 6, un nuovo impianto molto impattante e con effetti cumulativi con le vicine 5 centrali simili già in funzione.

La Regione Toscana ha avviato l’iter che potrebbe portare all’apertura di una nuova centrale geotermica di tipo flash sul Monte Amiata. Lo ha chiesto Enel Green Power che, sempre che riesca a realizzarlo, vuole chiamare l’impianto “Piancastagnaio 6”. Ho presentato numerose osservazioni al progetto nell’ambito del procedimento di VIA, la preventiva valutazione di impatto ambientale prescritta dalle norme europee e dalla legge nazionale: servono per mettere in evidenza carenze e difetti di fondo del progetto rispetto ad ambiente e salute in base alle norme regionali, nazionali ed europee. Il testo completo delle osservazioni é in fondo a questo post.

La Regione é tenuta a valutare ogni osservazione separatamente dalle altre,  e a decidere se accoglierla o bocciarla. Ogni osservazione accolta é un ostacolo – spesso insormontabile – alla realizzazione del progetto.

Uno dei cardini delle osservazioni riguarda la necessità di valutare le conseguenze su ambiente e salute di Piancastagnaio 6 tenendo conto della sua interazione con le altre cinque centrali geotermiche già presenti sul Monte Amiata. Ho chiesto inoltre di avere un contraddittorio con Enel Green Power prima dell’inizio della valutazione, per far emergere subito i problemi a nostro avviso legati al progetto, e di esaminare l’impatto ambientale nell’impianto attraverso un’inchiesta pubblica, con la partecipazione dei cittadini, da svolgere anch’essa in contraddittorio con Enel Green Power.

Ci siamo mossi perché le centrali geotermiche flash dell’Amiata diffondono nell’atmosfera una gran quantità di sostanze inquinanti: potrebbero essere la causa che porta i cittadini dell’area ad ammalarsi e a morire. Uno studio richiesto dalla Regione Toscana ha riscontrato in zona un eccesso di decessi del 13% per i maschi: aggiornamenti e monitoraggi termineranno in dicembre.

A quel che si evince dalla documentazione per la VIA presentata da Enel Green Power alla Regione Toscana, Piancastagnaio 6 presenterebbe le stesse incompatibilità con le norme europee delle altre centrali geotermiche già in funzione sull’Amiata, che abbiamo evidenziato con interrogazioni alla Commissione Europea: fra l’altro, l’impianto godrebbe degli incentivi per le energie rinnovabili pur comportando emissioni di gas serra assai probabilmente addirittura superiori rispetto ad omologhe centrali a combustibili fossili ed emetterebbe radioattività in atmosfera senza applicare le norme europee di radioprotezione nei confronti della popolazione.

Questi nodi, prima o poi, verranno al pettine. Nel frattempo, però, non abbiamo potuto far leva su di essi per presentare le nostre osservazioni, che vertono su un gran numero di ulteriori argomenti fra i quali:

  • la Regione Toscana, nel PAER (Piano Ambientale ed Energetico), riconosce che sull’Amiata si é già raggiunto “un punto di equilibrio tra lo sfruttamento della risorsa [geotermica] con le tecnologie oggi impiegate e la vocazione socio economica dei territori” e sottolinea la necessità di non accumulare le centrali geotermiche nelle medesime aree (pag. 54 e 55 del Disciplinare di Piano)
  • non sono stati analizzati gli impatti cumulativi delle centrali geotermiche sull’Amiata, né in generale, né rispetto alla ricaduta sulle vicine aree della rete “Natura 2000”, protette dalla UE. Questo aggrava la posizione dell’Italia di fronte all’Unione Europea: é in corso il procedimento EU Pilot 6730/2014/ENVI (l’anticamera di una procedura d’infrazione) con cui la Commissione Europea vuole accertare se in Italia é in atto la sistematica violazione della Direttiva Habitat che istituisce e salvaguarda le aree protette di “Natura 2000” e la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per la mancata adozione delle misure previste della Direttiva Habitat.

Soprattutto, con le osservazioni chiedo che la valutazione di impatto ambientale per Piancastagnaio 6 venga effettuata attraverso un’inchiesta pubblica. E’ una possibilità contemplata dalla normativa nazionale (articolo 24.6 del decreto legislativo 152/2006) e regionale (articolo 28 della legge regionale 17/2016). L’inchiesta é lo strumento con il quale i cittadini possono partecipare in modo attivo al procedimento di valutazione d’impatto ambientale. Si tratta di una procedura che secondo noi dovrebbe essere sempre applicata per grandi impianti, opere e infrastrutture.

Se la nostra richiesta verrà accolta, Enel Green Power sarà chiamata ad un contraddittorio pubblico sul progetto di Piancastagnaio 6 e una commissione di esperti esaminerà e valuterà di fronte ai cittadini sia il progetto e i documenti di Enel Green Power, sia tutte le osservazioni. Fino a questo momento la Regione Toscana ha pubblicato altre osservazioni: quelle presentate da comitati ambientalisti, associazioni locali, rete No Geotermia, Forum ambientalista toscano, Comune di Piancastagnaio.

In teoria, la decisione della Regione Toscana dovrebbe essere rapida: le restano un paio di mesi per completare l’intero procedimento e dire sì o no alla centrale geotermica flash di Piancastagnaio 6. In pratica, spesso ci sono proroghe e le cose vanno molto più per le lunghe. Vi terremo comunque informati.

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