Rifiuti, aperto caso EU Pilot contro l’Italia su nostra segnalazione

Anticamera della procedura d’infrazione per sfalci e potature mandati nei bruciatori a biomassa: é contro le norme UE e nuoce alla filiera del compostaggio

La Commissione Europea, in seguito a una nostra interrogazione del novembre 2016, ha recentemente aperto nei confronti dell’Italia il caso EU Pilot 2017/9180/ENVI sui rifiuti. E’ l’anticamera di una procedura di infrazione. Il problema riguarda la gestione di sfalci e potature provenienti da parchi e giardini  pubblici e privati. Si tratta di due milioni di tonnellate di materiale all’anno: l’indispensabile pane quotidiano della filiera del compostaggio, che rischia guai seri perché dall’anno scorso le norme italiane consentono di non compostare sfalci e potature e di utilizzarle invece nei bruciatori a biomassa. Questo contrasta con le norme UE: e ora l’Italia dovrà sanare la situazione pena il pagamento di una ennesima multa.

Per la precisione, le norme UE inseriscono sfalci e potature di parchi e giardini urbani fra i rifiuti organici, per i quali é previsto esclusivamente il compostaggio; l’Italia invece li classifica come sottoprodotti,  vocabolo dal quale discende la possibilità di impiego nei bruciatori a biomassa.

Abbiamo saputo dell’EU Pilot pochi giorni fa, inviando una domanda esplicita, via email, alla Commissione Europea. Gli screenshot della corrispondenza sono in fondo al post.

Secondo l’ultimo rapporto ISPRA sui rifiuti urbani, in un anno l’Italia produce due milioni di tonnellate di sfalci e potature provenienti dalla manutenzione del verde pubblico e privato: rappresentano un terzo dei rifiuti organici, che ammontano complessivamente a 6 milioni di tonnellate; costituiscono un’indispensabile ingrediente “strutturante” del compostaggio, il processo che trasforma in preziosissimo concime biologico gli scarti organici e alimentari e restituisce alla terra ciò che essa ci ha dato sotto forma di cibo e di verde urbano.

Per compostare i rifiuti organici lo “strutturante” deve costituire, a seconda dei casi e degli impianti, fino al 50% del totale. Solo grazie allo “strutturante” si possono compostare con più facilità e migliori risultati i materiali putrescibili come gli scarti di cucina che sono la parte preponderante della frazione umida della raccolta urbana. Consentire che sfalci e potature vengano bruciati significa privare dello “strutturante” la catena del compostaggio.

Ora che Bruxelles ha aperto l’EU Pilot, il Governo italiano dovrà fare dietrofront e rimediare. Tuttavia il provvedimento su sfalci e potature non è nella “legge europea” attualmente all’esame della Camera, che contiene le disposizioni legislative utili a chiudere procedure di infrazione e pre-infrazione con l’Unione Europea. Ci auguriamo che il Governo si renda conto che é necessario agire presto e bene, anche per gli sfalci e le potature.

Qui sotto lo scambio di mail con la quale la Commissione Europea ha confermato l’EU Pilot.

 

 

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