Trudeau in Italia, un modo per spalmare vaselina sul trattato CETA

Il premier canadese é venuto per favorire l’indigeribile accordo commerciale fra UE e Canada “gemello” del TTIP. Il Governo ha appena approvato il disegno di legge per la ratifica

La visita oggi in Italia del primo ministro canadese Trudeau e l’indigeribile trattato CETA fra UE e Canada sono come il dito e la luna. Recita il proverbio: “Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Concentrandosi perlopiù sul dito, i media italiani spiegano quanto é bello e giovane Trudeau (pare che l’unico suo difetto siano i calzini a righe); lo immortalano con la maglia di Totti; lo mostrano durante la visita fra le rovine di Amatrice.

In realtà Trudeau é venuto per spalmare vaselina sul CETA, l’accordo “gemello” del famigerato TTIP fra UE ed USA. Il CETA é sul punto di entrare in vigore e costituisce una riforma istituzionale nascosta perché incarica i burocrati di esaminare preventivamente le nuove leggi al di fuori del processo democratico per accertare che esse non ostacolino gli scambi commerciali. A questo viene subordinata la possibilità di prendere decisioni nel pubblico interesse. Poco prima della visita di Trudeau il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per la ratifica del CETA da parte del Parlamento Italiano.

Il CETA non porta vantaggi ai cittadini di UE e Canada. Anzi: distrugge 167.000 posti di lavoro (questa almeno é la stima) e costituisce un duro colpo per l’agricoltura europea. Esso inoltre impone amplissimi margini per l’intervento privato nei servizi e detta i criteri per l’apertura di attività economiche.

Come se non bastasse, il trattato CETA lascia in bianco il paragrafo relativo alle caratteristiche che gli alimenti canadesi devono possedere per essere venduti nell’UE (in Canada si producono e si consumano OGM e carne agli ormoni): anche i requisiti dei cibi destinati alle nostre tavole vengono demandati dai burocrati e vengono collocati al di fuori del controllo democratico. Il trattato contiene inoltre potenti siluri diretti contro i criteri finora seguiti dall’UE per prendere decisioni su alimenti e industria.

La gran parte del CETA sta per entrare in vigore a titolo provvisorio e a tempo indeterminato per aggirare la prevedibile opposizione dei Parlamenti di vari Stati UE alla ratifica. Se e quando la ratifica avverrà, sarà applicata anche la clausola ISDS (ribattezzata per l’occasione ICS), che consente agli investitori canadesi nell’UE (e viceversa) di citare in giudizio lo Stato in caso di leggi lesive dei loro interessi.

Il testo completo del CETA conta circa 1600 pagine in linguaggio legale e burocratico ed é disponibile solo in inglese. A meno di non essere specialisti, si ha l’impressione di trovarsi davanti a quei trattati che i pellerossa firmavano con i visi pallidi pur senza essere in grado di comprenderli e che poi, la storia insegna, si ritorcevano dolorosamente contro di loro.

Per questo nel nostro sito internet esiste una sezione dedicata al Wiki CETA. E’ lo strumento creato in collaborazione con Tiziana Beghin attraverso il quale i cittadini possono avere informazioni referenziate attinte direttamente dal trattato, con link alle analisi del testo effettuate dagli esperti e ai documenti ufficiali.

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