Il Canada protegge i suoi interessi economici a spese di quelli europei senza che nessuno possa accusarlo di violare il trattato. Si complica la ratifica in Italia. Aggiornato il Wiki CETA.
L’applicazione provvisoria del trattato CETA fra UE e Canada, che sembrava imminente addirittura in aprile, si sta rivelando uno spinoso percorso ad ostacoli. Alla guerra del formaggio si é aggiunta la guerra degli appalti; in tutti e due i casi, il Canada ha messo sotto scacco l’UE: vuole proteggere i suoi interessi economici (a spese di quelli europei) senza che nessuno possa per questo accusarlo di violare la lettera del trattato. Come se non bastasse, UE e Canada stanno litigando anche a proposito dei farmaci.
Gli aggiornamenti sono inseriti nel Wiki CETA, lo strumento di informazione attraverso il quale i cittadini possono avere informazioni referenziate con link alle fonti e ai documenti ufficiali relativi a questo accordo commerciale che in realtà costituisce una riforma istituzionale nascosta perché subordina la possibilità dell’UE e degli Stati di prendere decisioni nel pubblico interesse, al fatto che queste decisioni non comportino la creazione di nuove barriere commerciali col Canada.
Se già prima dell’applicazione provvisoria emergono dettagli e pieghe del CETA alle quali nessuno aveva mai fatto caso e che possono essere utili al Canada per un’interpretazione – diciamo – aggressiva del trattato, figuriamoci cosa mai si potrà scoprire in seguito…
Intanto la ratifica vera e propria del CETA non procede certo a ritmo spedito né in Italia, né in altri Stati UE. Solo quando tale processo di ratifica sarà terminato il CETA potrà entrare definitivamente e completamente in vigore. Il passaggio alla Camera é stato pochi giorni fa rimandato a dopo l’estate anche perché la Coldiretti si é schierata apertamente contro, giustamente preoccupata per le conseguenze sull’agricoltura e per la scarsa tutela accordata dal trattato ai prodotti agroalimentari italiani di pregio.