Amiata, arsenico nell’acqua e geotermia. L’UE promette di darsi da fare

La risposta alla nostra interrogazione sulla risalita verso la falda potabile delle sostanze contenute nei fluidi utilizzati per far funzionare le centrali

Arsenico nell’acqua potabile e attività geotermica di tipo flash sull’Amiata, la Commissione Europea “sta esaminando” la questione che abbiamo sollevato con la nostra interrogazione cofirmata dalla collega Laura Agea: i risultati preliminari, ci ha risposto la Commissione, mostrano aspetti “che potrebbero risultare problematici” e dunque essa “intende sollevare il caso” con l’Italia.

A proposito della geotermia sul Monte Amiata, in Toscana, abbiamo fatto alla Commissione anche altre domande per le quali siamo stati costretti a sollecitare una risposta. Sull’Amiata  esiste un “eccesso di decessi”, per usare i termini del burocratese, ed esistono cinque centrali geotermiche di Enel Green Power (120 MW di potenza complessiva installata) che producono energia elettrica sfruttando i fluidi caldissimi estratti dal sottosuolo a migliaia di metri di profondità. Sempre nel sottosuolo dell’Amiata, ma stavolta a centinaia di metri di profondità, si trova un’importantissima falda di acqua dolce: essa é la principale fonte di approvvigionamento dell’acquedotto del Fiora, che arriva a servire 800.000 utenti

Nell’interrogazione alla Commissione Europea, abbiamo messo in rilievo l’aumento dell’arsenico nell’acqua ed abbiamo sollevato il problema della possibile risalita delle sostanze inquinanti presenti nei fluidi geotermici (l’arsenico ne fa parte) a causa dello sfruttamento cui essi sono sottoposti per il funzionamento delle centrali: abbiamo citato uno studio scientifico (il testo completo é a pagamento) che attesta le anomalie relative al livello della falda ed alle caratteristiche chimiche dell’acqua riscontrate fra il febbraio 2014 ed i primissimi giorni del dicembre successivo, in concomitanza con l’accensione della centrale geotermica Bagnore 4.

Ed ecco il punto saliente della risposta del commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella:

I servizi della Commissione stanno esaminando la questione sollevata dall’onorevole deputato per quanto riguarda la provincia di Grosseto e la valutazione è ancora in corso. I risultati preliminari mostrano livelli di arsenico nell’acqua potabile che potrebbero risultare problematici per dieci zone di approvvigionamento idrico. La Commissione intende sollevare la questione con le autorità italiane conformemente alle norme vigenti

Le “norme vigenti” contemplano anche, in determinati casi, l’apertura di una procedura di infrazione. Per la verità, noi avevamo chiesto alla Commissione anche quando e come si proponeva di agire: su questo hanno glissato, ma gli terremo il fiato sul collo.

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