Togliere ai colossi fossili le chiavi dell’energia. Il Parlamento Europeo conferma il voto in plenaria a favore dei prosumer e grazie al M5S va anche oltre.
Stavolta fra i protagonisti ci sono negawatt e filocarri. Continuiamo a posare pietre nelle fondamenta della rivoluzionaria piramide rovesciata che dovrà costituire l’assetto futuro della produzione e distribuzione dell’energia a partire dai prosumer, i cittadini che sono contemporaneamente produttori e consumatori di energia da fonti rinnovabili. Meno di un mese fa, il Parlamento Europeo in seduta plenaria aveva approvato la necessità di inserire nelle strategia UE per l’energia la definizione dei prosumer. Una condizione necessaria per riconoscere il diritto (che ora può essere mortificato come nel caso spagnolo) ad avere un posto al sole per sé e per i propri impianti di produzione di energia. La settimana scorsa il Parlamento Europeo, oltre ad occuparsi di negawatt e filocarri, ha votato per porre i cittadini e il loro ruolo attivo di prosumer al centro del nuovo sistema UE per l’energia.
E’ una rivoluzione rispetto all’attuale paradigma in cui i colossi che producono energia a partire dalle fonti fossili costituiscono una piramide che sovrasta la società e che soprattutto la controlla: le chiavi dell’energia sono le chiavi della società, dato che senza energia non é possibile accendere una lampadina. Si tratta, semplicemente, di restituire le chiavi ai cittadini.
La scorsa settimana il Parlamento Europeo ha infatti approvato le relazioni sui progressi nel campo delle energie rinnovabili e sull’attuazione della direttiva per l’efficienza energetica, relatori – rispettivamente – Paloma Lopez Bermejo (GUE, sinistra) e Markus Pieper (PPE, centrodestra). Indicano alla Commissione Europea la strada che il Parlamento Europeo vorrebbe vedere tracciata da due proposte legislative attese per l’autunno: la revisione della direttiva 2009 sulle energie rinnovabili e la revisione della direttiva 2012 sull’efficienza energetica. Per andare al nocciolo, il Parlamento Europeo chiede che gli obiettivi 2030 diventino più alti e vincolanti a livello nazionale: si tratta complessivamente di raggiungere, a livello di UE, il 30% di rinnovabili e il 40% di efficienza energetica. I target 2030 fissati ora sono il 27% di rinnovabili e il 27% di efficienza energetica in più, vincolanti per l’UE ma non vincolanti a livello nazionale: ovvero, se non verranno raggiunti non succederà niente, a parte lo scaricabarile delle responsabilità.
Al Parlamento Europeo, il M5S ha votato a favore delle relazioni su rinnovabili ed efficienza energetica non solamente perché é importante alzare i modestissimi target attuali. Il punto é che, grazie al nostro costante lavoro iniziato ormai due anni fa nella commissione parlamentare ITRE (energia e industria), le due relazioni chiedono alla Commissione Europea di mettere al centro della strategia UE il ruolo attivo dei cittadini e delle comunità nella produzione di energia rinnovabile, dedicando fra l’altro a questo tema un capitolo specifico nella revisione della direttiva sulle rinnovabili. Altri contenuti che, grazie agli emendamenti M5S, il Parlamento Europeo vuole includere nella revisione della direttiva rinnovabili comprendono:
- definizione di prosumer. Vengono suggerite alla Commissione Europea queste parole: “consumatori attivi di energia, come ad esempio i nuclei familiari – sia proprietari che inquilini – le istituzioni e le piccole aziende che si impegnano nella produzione di energia rinnovabile, su base individuale o collettiva attraverso cooperative e altre imprese o aggregazioni sociali”
- stabilire il diritto dei prosumer a autoprodurre, autoconsumare, stoccare energia elettrica e rivendere quella in eccesso. Oggi tutto questo é in balìa degli umori dei governi: la Spagna, ad esempio, ha deciso di punire l’autoproduzione e l’autoconsumo
- stabilire una strategia energetica di comunità e cittadini, con le modalità per promuovere le cooperative energetiche e i progetti di energia rinnovabile di piccole e medie dimensioni: fra queste modalità, anche l’esenzione da slalom burocratici
- mantenere l’accesso e il dispacciamento prioritario per le rinnovabili nella rete elettrica
- valutare le potenzialità dei filocarri, conosciuti anche come trolley truck (sostanzialmente, filobus-autocarri alimentati ad energia elettrica), nell’ambito dei provvedimenti per rendere sostenibili i trasporti. E’ fresca di inaugurazione in Svezia la prima autostrada per filocarri: noi la indicavamo come soluzione per il futuro già oltre quattro anni fa.
Uno dei punti più qualificanti che il Parlamento Europeo indica per la revisione della direttiva sull’efficienza energetica é l’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili, per liberare risorse destinate all’efficientamento energetico negli edifici: precedenza ad edifici pubblici e case abitate da persone in condizione di vulnerabilità e povertà energetica. I contenuti inseriti grazie al lavoro del M5S riguardano fra l’altro:
- calcolare l’energia risparmiata in negawatt, considerando l’efficienza energetica come una fonte di energia a sé stante e come come uno strumento prioritario per accrescere la resilienza del sistema energetico e favorire la transizione energetica verso le rinnovabili
- considerare l’efficienza energetica come una priorità per le future decisioni in materia di investimenti nell’infrastruttura energetica europea
- riconoscere l’importanza delle autorità locali e delle iniziative basate sui cittadini come le cooperative e i progetti di efficienza energetica delle collettività
Adesso bisognerà vedere se, e come, la Commissione Europea recepirà queste indicazioni. In ogni caso, le revisioni delle direttive su rinnovabili ed efficienza energetica saranno esaminate e votate dal Parlamento Europeo. Se nei due testi mancherà qualcosa, vedremo di inserirlo: una maggioranza a favore, ormai, l’abbiamo costruita.