Aggiornamento del 19 maggio. Gli Stati membri non hanno votato: non riescono a trovare un accordo sul glifosato.
Gli Stati UE voteranno domani, giovedì 19 maggio 2016, il rinnovo dell’autorizzazione al glifosato, il diserbante più contestato del mondo. Il post di qualche giorno fa dedicato ai risultati delle analisi che hanno dimostrato la presenza del glifosato nel nostro corpo ha suscitato un mare di reazioni e in molti, anche via Facebook, ci hanno chiesto dove poter effettuare il medesimo test cui ci siamo volontariamente sottoposti insieme ad altri europarlamentari, tutti risultati contaminati. Stiamo continuando a cercare, ma abbiamo finora trovato una sola possibilità: spedire un campione di urina in Germania, allo stesso laboratorio che ha effettuato le analisi per noi.
I laboratori italiani attrezzati per analisi ambientali come quelle per il glifosato di solito non sono organizzati per il ritiro dei campioni portati dagli utenti; viceversa, i laboratori per analisi cliniche hanno lo sportello per ritirare i campioni ma non possiedono i kit per la ricerca del glifosato. Chi conosce un indirizzo italiano al quale rivolgersi, per favore lo segnali nei commenti o via mail qui e provvederemo a fare update del presente post.
Ci siamo quindi messi in contatto con il laboratorio BioCheck di Lipsia: quello appunto che ha effettuato le analisi per noi europarlamentari. La ricerca del glifosato nell’urina costa 72 euro; in più bisogna mettere in conto le spese postali per inviare il campione. L’indirizzo é:
BIOCHECK GMBH
MOELKAUER STRASSE 88
04288 LEIPZIG (DEUTSCHLAND)
Numero di telefono: +49 342 9786682; indirizzo email: biocheck-leipzig@t-online.de Attenzione: vi è una difficoltà in più dato che il personale purtroppo parla solo tedesco.
Le urine vanno spedite in un contenitore
di plastica sterile. Nel pacco bisogna inserire un apposito
modulo debitamente compilato. Lo abbiamo messo
on line su Scribd affinché sia possibile
stamparlo. Siccome é in tedesco, in fondo al post c’é la
traduzione italiana della parte che interessa: il resto del modulo riguarda l’impiego di contenitori di vetro, altamente sconsigliati per la spedizione postale, e la richiesta di analisi multiple. Nel momento in cui il campione arriverà a Lipsia, il laboratorio spedirà a casa la fattura per il
pagamento dei 72 euro, da effettuare
entro due settimane; per l’esito sarà necessario attendere una decina di giorni.
Intanto – dicevamo – gli Stati UE voteranno domani per
rinnovare l’autorizzazione a commercializzare nell’UE il glifosato durante i nove anni a venire. Il glifosato é un diserbante non selettivo: significa che distrugge la biodiversità. E c’é il problema della
cancerogenicità. Il glifosato é stato definito
“probabilmente cancerogeno” dalla IARC, l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Stranamente invece per l’EFSA (l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare)
“é improbabile” che il glifosato sia cancerogeno;
ancor più stranamente, proprio ieri un meeting congiunto sui pesticidi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Fao
ha stabilito che é improbabile (?!?) che l’esposizione al glifosato attraverso i residui contenuti negli alimenti provochi un rischio di cancro. Il prestigioso quotidiano britannico Guardian
ha approfondito i
conflitti di interessi legati a questa presa di posizione.
Gli Stati UE sono chiamati a dire sì o no al glifosato a maggioranza qualificata. Se essa non verrà raggiunta, la decisione spetterà alla Commissione Europea: che si adeguerà al parere dell’EFSA. Con ogni probabilità
la Francia si opporrà al rinnovo dell’autorizzazione perché – cancerogeno o no –
considera in ogni caso il glifosato un
interferente endocrino. Anche l’Olanda sarebbe schierata per il no mentre la Germania
é divisa.
E l’Italia? Al momento non pervenuta…
Nell’immagine, la traduzione italiana della parte del modulo che deve essere compilata per spedire i campioni di urina al laboratorio analisi di Lipsia. Facendo clic sull’immagine, si apre in un’altra scheda il modulo da stampare e compilare.
