Lombrichi al Parlamento Europeo. Lombrichi per il commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella: lo scorso 20 ottobre, in occasione del convegno sull’economia circolare, gli abbiamo regalato un mini lombricompostatore per ufficio o casa in plastica (PLA) derivata da scarti vegetali e compostabile che abbiamo realizzato con un tool gratuito online di disegno digitale e realizzato con una stampante 3D. Il Commissario, dapprima sorpreso e interdetto, ha simpaticamente reagito e apprezzato. Si tratta di un contenitore areato nel quale i lombrichi trasformano in compost gli scarti organici: un perfetto esempio di economia circolare. Il modello realizzato per Vella, di dimensioni contenute, é particolarmente adatto alla compostazione domestica dei fondi di caffé. Lo abbiamo chiamato “Lombri Colàge”, un gioco di parole per sottolineare il fai-da-te (la à accentata è voluta).
Annunciando il convegno (in fondo al post, la fotogallery dell’evento), avevamo promesso una sorpresa: l’arrivo a Bruxelles di alcuni dei protagonisti nascosti del docufilm “Meno 100 chili, ricette per la dieta della nostra pattumiera“. I protagonisti erano i lombrichi! Il film, che è stato proiettato durante i lavori, è stato girato nel 2012, e in una sua sezione si racconta anche della lombricompostazione domestica che allora praticavo a Roma sulla terrazza di casa. Ci piace sottolineare come qui a Bruxelles, anche nella veste di eurodeputato, si portano avanti le stesse battaglie e gli stessi temi.
L’economia circolare alla quale era dedicato il convegno di mercoledì é quella in cui – almeno tendenzialmente – non esistono né i rifiuti né la necessità di estrarre nuove risorse naturali per produrre dei beni perché nulla va mai sprecato e tutto si trasforma e ritrasforma all’interno dei cicli produttivi: esattamente come, nel lombricompostatore che abbiamo donato al commissario Vella, i lombrichi trasformano i fondi di caffé – che sono rifiuti – in compost, una sorta di terriccio molto fertile che invece é una risorsa. Il convegno é stato affollato e partecipato come raramente accade qui al Parlamento Europeo, a riprova dell’enorme aspettativa attorno alla strategia per un’economia circolare che la Commissione Europea intende presentare entro la fine di quest’anno dopo aver ritirato il pacchetto 2014 “Verso un’economia circolare” della precedente Commissione e dopo averne promesso uno “più ambizioso”.
Cosa conterrà la strategia, il commissario Vella (purtroppo) non lo ha detto. Però dal convegno é emersa la generale e condivisa consapevolezza che solo un’economia circolare (o il più possibile circolare) può salvare l’economia dell’Europa, povera di materie prime e di energia. Su questo minimo comune denominatore, durante il convegno, hanno mostrato di convergere anche i rappresentanti delle aziende e delle forze politiche più conservatrici.
Ma un passo più in là di questo minimo comune denomitatore si apre un mondo: si apre la consapevolezza che il problema non é solo l’economia del denaro. Il problema vero é che la Terra ci offre una quantità limitata di risorse naturali e non possiamo continuare all’infinito ad estrarle per trasformarle in beni di consumi destinati a finire presto in discarica o incenerite. Il convegno di mercoledì ha sottolineato che noi non siamo affatto i soli a muoverci entro questo orizzonte: c’é anche tutta una galassia di associazioni, ONG, amministrazioni locali. Perfino eurodeputati di altre forze politiche. Ci adopereremo per costruire i ponti in grado di collegare ed unire tutti coloro che fanno parte di questo mondo.