L’UE vuole soffocare internet. A Strasburgo la battaglia per salvarla. L’appello del “padre” del web

Il “padre” di internet, Tim Berners-Lee (foto), ha pubblicato un appello per salvare la sua creatura. Una trentina di grandi aziende che operano su internet ne hanno diffuso un altro, assolutamente identico nella sostanza. Approda infatti, nella ultima seduta plenaria di Strasburgo, il tentativo di soffocare internet eliminando la neutralità della rete: ci opporremo, naturalmente, e lotteremo perché dall’Europarlamento esca il risultato esattamente opposto. Fra l’altro, Internet é diventata il trampolino di lancio delle innovazioni proprio grazie alla neutralità. Ciò spiega perché anche le grandi aziende si sentono in dovere di difenderla.

La neutralità é il principio secondo il quale tutto il traffico deve essere trattato in modo uguale, senza rallentarlo né accelerarlo, a prescindere dalla sua origine e dalla sua destinazione. E’ la caratteristica che rende prezioso il web per tutti noi: ora su internet possiamo raggiungere con la stessa velocità e con la stessa facilità un potente colosso dell’informazione mainstream – dal New York Times al Corriere della Sera – e un piccolo blog come il nostro, che invece nuota controcorrente rispetto all’informazione mainstream.

La proposta che viene votata domani dall’Europarlamento, se approvata, permette quattro ignobili cose:

  • le corsie preferenziali per il collegamento veloce. Presumibilmente quello diretto verso siti in grado di pagare in cambio di questo servizio
  • lo “zero rating”, cioé non conteggiare nella bolletta dell’utente il collegamento a determinate applicazioni. Presumibilmente, sempre quelle che possono pagare in cambio di questo servizio
  • la possibilità per i provider di definire “classi di servizi” e di decidere se rallentare – o accelerare – il loro traffico
  • la facoltà dei provider di gestire il traffico su internet e di rallentarlo per sventare una non meglio definita “minaccia di congestione”

Riassunto rapido delle puntate precedenti. Le tariffe del roaming e la neutralità della rete  coastituiscono il relitto del pacchetto di proposte legislative “Connected Continent” lanciato nel 2013 dalla Commissione Europea. Nel 2014 (prima dell’inizio del nostro mandato) il Parlamento Europeo ha votato a stragrande maggioranza a favore della neutralità di internet. Il Consiglio dei ministri UE (l’altro co-legislatore dell’Unione Europea) si é espresso invece contro la neutralità di internet. Si é svolto un cosiddetto “trilogo” per mettere d’accordo Consiglio UE e Parlamento, rappresentato da una delegazione guidata da Vera Pilar del Castillo, PPE, rapporteur sull’argomento.

Dal trilogo é uscita la proposta che viene votata domani dall’assemblea plenaria di Strasburgo: dice che tutto il traffico su internet deve essere trattato nello stesso modo e contemporaneamente permette di fare l’esatto contrario, dal momento che stabilisce una vasta serie di eccezioni a questa regola. Le eccezioni sono riassumibili nei quattro punti sopra elencati.

Noi, come ho detto, ci opporremo e voteremo invece a favore degli emendamenti per cancellare le vergognose “eccezioni” che uccidono la neutralità di internet. Qui di seguito pubblichiamo in traduzione italiana l’appello di Tim Berners-Lee, l’inventore di internet, che chiede all’UE di salvare la neutralità di internet. E’ uscito sul blog della Fondazione Web da lui diretta.


La neutralità della rete in Europa: una dichiarazione di Sir Tim Berners-Lee inventore del World Wide Web, e fondatore-direttore della Fondazione Web

26 ottobre 2015

Domani, 27 ottobre 2015, voto chiave al Parlamento europeo sulla neutralità della rete.

Domani, i membri del Parlamento europeo avranno una votazione chiave sul futuro di Internet. I regolamenti proposti di fronte a loro sono deboli e confusi. Per mantenere un’Europa innovativa e competitiva, è essenziale che i deputati approvino emendamenti per rafforzare la “neutralità della rete” (network neutrality).

Quando ho progettato il World Wide Web, l’ho costruito come una piattaforma aperta per favorire la collaborazione e l’innovazione. Il Web si è evoluto in una piattaforma potente e onnipresente perché sono stato in grado di costruirlo su una rete aperta che ha trattato tutti i pacchetti d’informazioni allo stesso modo. Questo principio di neutralità della rete ha fatto in modo che Internet fosse uno spazio libero e aperto sin dal suo inizio.

Da allora, Internet è diventato l’infrastruttura centrale del nostro tempo – ogni settore della nostra economia e della democrazia dipende da esso.

Qui di seguito gli emendamenti sui quali i deputati dovrebbero insistere per rafforzare e chiarire le norme sulla neutralità della rete proposte dell’UE:

  • L’attuale proposta consente agli ISP di creare corsie preferenziali per le aziende che pagano per avere i loro contenuti caricati più velocemente, chiamandoli ‘servizi specializzati’. Le corsie veloci renderanno più difficile per tutti coloro che non possono pagare costi aggiuntivi (come start-up, piccole imprese, artisti, attivisti e gli educatori in Europa e in tutto il mondo) per raggiungere gli europei on-line. I deputati dovrebbero adottare degli emendamenti che chiudono la scappatoia dei cosiddetti “servizi specializzati» per impedire la creazione di corsie preferenziali on-line e mantenere Internet a parità di condizioni per tutti.
  • L’attuale proposta consente agli ISP di esentare le applicazioni dal limite di banda mensile degli utenti (“aliquota zero”). La discriminazione economica è tanto dannosa quanto le discriminazioni di natura tecnica, quindi gli ISP saranno in grado di selezionare i vincitori e vinti on-line. I deputati dovrebbero adottare gli emendamenti che consentono agli Stati membri di creare le proprie regole che disciplinano la pratica dannosa dell’aliquota zero. In questo modo, gli Stati che hanno già vietato tale pratica saranno in grado di continuare a farlo, mentre gli altri potranno muoversi per proteggere l’innovazione, se lo desiderano.
  • La proposta consente agli ISP di definire classi di servizi, e accelerare o rallentare il traffico in quelle classi, anche in assenza di congestione. Oltre a danneggiare la concorrenza, questo scoraggia anche la crittografia: molti ISP raggruppano tutti i servizi criptati in una sola classe, e accelerano quella classe. I deputati dovrebbero votare a favore degli emendamenti che vietano la discriminazione basata sulle classi per proteggere gli utenti, la concorrenza, la privacy e l’innovazione on-line.
  • La proposta consente agli ISP di impedire la congestione “imminente”. Ciò significa che gli ISP possono rallentare il traffico in qualsiasi momento, sostenendo che la congestione stava per avvenire. I deputati dovrebbero votare per evitare questa scappatoia.

Se queste regole fossero adottate come attualmente proposte, minaccerebbero l’innovazione, la libertà di parola e la privacy, e comprometterebbero la capacità dell’Europa di essere alla guida nell’economia digitale.

Per sostenere la continua crescita economica e il progresso sociale, gli europei meritano le stesse forti protezioni sulla neutralità della rete di quelli recentemente approvate negli Stati Uniti. Come europeo, e inventore del Web, esorto i politici a prestare attenzione a quest’appello. Nel frattempo, il web appartiene a tutti noi, e così tocca a ognuno di noi di agire. I residenti europei possono visitare da oggi il sito web savetheinternet.eu per contattare il proprio deputato europeo e chiedere loro di votare a favore degli emendamenti che proteggeranno l’Internet aperto per noi e per le generazioni future.

– Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, Direttore Fondatore del Wide World Foundation Web

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