UE, una persona su quattro (in Italia il 28%) é povera o a rischio di povertà

L’UE era famosa per il diffuso benessere e per la sicurezza sociale offerta alla popolazione.  Ora una persona su quattro é povera o a rischio di povertà: complessivamente, 123 milioni di persone. Il numero é considerevolmente aumentato dopo l’austerity. Inoltre avere un lavoro non porta più con sè l’automatica possibilità di una vita dignitosa.  Ha diffuso ieri questi dati Oxfam, una delle più importanti confederazioni di associazioni umanitarie, secondo la quale entro il 2025 altri 15-25 milioni di europei si troveranno a fronteggiare la povertà: a meno che nell’UE non si ponga fine alle politiche di austerity.

Il rapporto completo é in inglese, ma c’é anche una versione più breve in italiano. A proposito: a partire dal 2011-12 in Italia si é impennato il numero delle persone povere o a rischio di povertà. Vive il questa situazione il 28,1% degli italiani (dati 2014): più della media europea. L’austerity, appunto.

Il rapporto di Oxfam, intitolato “A Europe for the many, not the few” (“Un’Europa per molti, non per pochi”) mette l’accento sul fatto che nell’UE il problema non é la scarsità di risorse, bensì la loro distribuzione: l’1% della popolazione – i più ricchi – possiede il 31% della ricchezza; simmetricamente, solo l’1% della ricchezza é detenuto dai più poveri, che pure rappresentano il 40% della popolazione.

La versione inglese del sito Oxfam offre vari strumenti interattivi per visualizzare dati su povertà e disuguaglianza nell’UE: da uno di essi é ricavato questo grafico, che mostra l’andamento in percentuale della popolazione a rischio di povertà nei vari Stati. L’Italia, l’ex Bel Paese, ha purtroppo scalato la classifica.

popolazione ue a rischio di povertàIn fondo alla classifica del rischio di povertà, oltre alla Repubblica Ceca, ci sono i Paesi del Nord Europa che ancora costituiscono la roccaforte del welfare, come Finlandia, Svezia ed Olanda. Ma va tenuto presente che in Olanda – nella prospera Olanda – é povero o a rischio di povertà un bambino in età scolare su 10.

Il rapporto Oxfam non si limita agli effetti, ma prende in esame anche le cause della crescente disuguaglianza e povertà nell’UE: il ruolo delle grandi corporations, le politiche di austerity, i tagli ai servizi pubblici…

Foto

 

Condividi sui social networks