La Transnistria. L’Ucraina rischia di aprire il secondo focolaio di guerra in Europa

Non paga della guerra civile che la sconvolge, l’impresentabile Ucraina, la nuova amica dell’UE, sta facendo mosse che – se nessuno interverrà a fermarla –  sembrano in grado di portare ad un altro ed ancor più grave conflitto in Europa. E stavolta il coinvolgimento della Russia sarebbe diretto. Le tensioni riguardano la Transnistria, il territorio incuneato fra l’Ucraina e la Moldavia che la Moldavia (altra nuova amica dell’UE) reclama come suo  ma che di fatto é un territorio indipendente e filorusso. I bellicosi proclami che il Parlamento Europeo ha approvato pensando alla Russia, le esortazioni al riarmo europeo si situano perfettamente – purtroppo – in questo quadro: e il fatto che la grande stampa non ne parli non è affatto il segno che la situazione non é poi così grave. E’ invece un’aggravante.

In Transnistria é presente un “contingente di pace” formato da circa 1.500 soldati russi. Per arrivare in Transnistria, i soldati russi e soprattutto i rifornimenti a loro destinati non possono che passare dall’Ucraina. L’Ucraina ha deciso a fine maggio di non lasciarli più passare sul suo territorio.

Non é che l’inizio. La regione dell’Ucraina prossima al confine con la Transnistria é quella di Odessa. All’inizio di questo mese di giugno il presidente dell’Ucraina, Poroskenko, ha nominato governatore della regione di Odessa l’ex presidente della Georgia Mikheil Saakashvili, sul quale in patria pende l’accusa di abuso di potere. Secondo un’indagine dell’UE, nel 2008 Saakashvili diede il via alla guerra fra Georgia e Russia: allora erano in gioco i destini dell’Ossezia del Sud, un territorio georgiano ribelle, filorusso e di fatto autonomo. Saakashvili aprì le ostilità con un bombardamento d’artiglieria non giustificato dal punto di vista del diritto internazionale.

La Transnistria é un territorio ribelle, filorusso e di fatto autonomo esattamente come l’Ossezia del Sud. L’agenzia di informazione ufficiale della Moldavia, sabato scorso, ha rilanciato in inglese una notizia proveniente dalla Russia: il vicepresidente della Duma (il Parlamento russo) ha dichiarato che la Russia entrerà in guerra se verranno attaccati i soldati russi della “forza di pace” in Transnistria.

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