Rinnovo sanzioni della UE? Intanto Germania e la Grecia si attaccano al tubo del gas (russo)
Un tubo del gas – un gasdotto – può essere cruciale per le sorti di un Paese europeo. E il colosso russo del gas Gazprom lancia un’offensiva europea a base di nuovi gasdotti: ieri ha stretto un accordo preliminare con la Grecia per portare il gas russo in Europa attraverso la rotta turca e un accordo operativo con Shell, OVM e E.ON per raddoppiare il Nord Stream, il gasdotto che porta il gas russo in Germania.
Traduzione: la Germania si assicura un maggior flusso di gas bypassando l’imprevedibile e instabile Ucraina (fermo restando che la Russia intende smettere di mandare gas in Europa attraverso l’Ucraina a partire dal 2019); la Grecia tende la mano alla Russia sfidando gli strali statunitensi e quelli dell’Unione Europea.
La Commissione Europea ha prontamente schifato gli accordi stretti da Gazprom per costruire i nuovi gasdotti (sostiene che di gas russo nell’UE ce n’é più che a sufficienza); Gazprom però fa notare che gli approvvigionamenti dalle tradizionali fonti produttive europee sono in calo e che l’UE non può farcela se non riceve quantità aggiuntive di gas russo.