Grecia, ancora un rinvio? Due nodi: ristrutturazione del debito e durata degli aiuti

Forse é il giorno decisivo per la Grecia. O forse ci sarà l’ennesimo rinvio.  I titoli dell’ultimissima ora sono improntati all’ottimismo. Suggeriscono che durante il summit di Bruxelles verrà raggiunto l’accordo per impedire il default della Grecia. Essa accetterebbe una dose un po’ ridotta di austerity. In cambio riceverebbe dai suoi creditori un ulteriore prestito grazie al quale potrebbe continuare la restituzione dei vecchi prestiti. Le informazioni relative al contenuto dell’accordo giungono dal prestigioso quotidiano britannico Guardian e sono state aggiornate per l’ultima volta durante la notte scorsa. Lasciano intravvedere posizioni ancora distanti su ristrutturazione del debito e durata degli aiuti: due punti fondamentali.

La Grecia ha sempre detto che la ristrutturazione del suo insostenibile debito pubblico é la condizione necessaria di qualciasi accordo. Ma di questa ristrutturazione, in concreto, per ora non parla nessuno.

La ristrutturazione del debito era anche al centro delle proposte avanzate dal ministro Varoufakis all’Eurogruppo. L’UE e il FMI (Fondo Monetario Internazionale) riconoscono che è necessario ristrutturare il debito pubblico greco: ma ritengono che questo possa avvenire solo in futuro, quando la Grecia avrà ingurgitato un’altra dose di austerity destinata a rimettere in carreggiata (così dicono…) i suoi conti pubblici.

Il secondo nodo é quello del tempo. La Grecia ha sempre detto che accetterà solo una soluzione in grado di dare una soluzione duratura ai suoi problemi. Il Guardian scrive invece di aiuti a tempo determinato: sei mesi, dopo i quali (o durante i quali) Grecia e UE dovrebbero trattare per il futuro. Sarebbe un modo per tenere la Grecia al guinzaglio corto… Su questo punto cruciale si trovano aggiornamenti ottimisti ma assolutamente privi di dettagli sui contenuti.

Magari il prosieguo della giornata darà ragione alla Merkel. Prevede che il summit di oggi non produrrà ancora un accordo definitivo.

 Foto