Non esiste un quadro normativo per le intelligenze artificiali che sono già presenti nelle nostre vite: la loro capacità di analizzare i dati viene impiegata non solo per applicare il filtro antispam alle email ma anche, ad esempio, per stabilire le condizioni alle quali concedere i prestiti,
Gli algoritmi vengono usati per il trading (e hanno causato un improvviso crollo dell’indice Dow Jones nel 2010) e dal servizio sanitario britannico, in aiuto ai medici di base di Londra. In Cina li si impiega per valutare, attraverso l’espressione dei volti, le emozioni di lavoratori e cittadini: stanchezza e stress, approvazione e dissenso.
Un domani, prevedibilmente, queste funzioni si amplieranno. Ma le intelligenze artificiali non hanno le caratteristiche che ci rendono capaci di mostrare empatia e formare una comunità.
Decisioni determinanti per la vita delle persone non possono essere lasciate ad algoritmi privi di etica. Per questo gli esseri umani dovranno sempre avere il controllo sulle intelligenze artificiali.
Il M5S ha chiesto che questo elemento fondamentale sia inserito nel quadro legislativo europeo, riuscendo a portare sulla sua posizione l’intero Parlamento Europeo. È il motivo che oggi ci ha spinto a votare a favore.
Continueremo a lavorare per aggiungere al quadro legislativo UE i tasselli che, a nostro avviso, ancora mancano: promuovere uno sviluppo inclusivo, etico e socialmente orientato dei sistemi di intelligenza artificiale ed impedire che se ne faccia un uso distorto dettato dal liberismo sfrenato e dal profitto.