Gli azzeccagarbugli hanno trovato non una, non due ma almeno tre vie legali per il Grexit. Teoricamente, l’euro é irreversibile, come Draghi non perde occasione di ricordare, perché i trattati non prevedono una procedura per uscire dalla moneta europea. Ma la Grecia non ha più un quattrino, a meno che il summit europeo convocato per domenica le accordi un prestito: significa trovare in un solo pomeriggio un accordo su due punti (il condono di una parte dell’insostenibile debito pubblico e una dose di austerity molto modica o caricata solo sui ceti abbienti) che sono stati oggetto di vane trattative durate sei mesi. Per riempire le casse vuote, la Grecia dovrebbe stampare una moneta diversa dall’euro. E potrebbe farlo, perchè l’arte del possibile non risiede nella politica (come comunemente si dice) ma nell’interpretazione dei trattati.
La prima strada per il Grexit, suggerisce un esperto su Euractiv, é l’ “opzione Enrico VIII“, il re d’Inghilterra che divorziò dalla prima moglie, Caterina d’Aragona, semplicemente dichiarando nullo il matrimonio, anche se esso era validissimo per il Papa: cosa che innescò lo scisma anglicano. Si tratterebbe di dichiarare non valida l’adesione della Grecia all’euro, dal momento che, per ottenerla, essa ha notoriamente truccato i conti.
Sempre Euractiv suggerisce la seconda strada: invocare gli articoli 7 e 2 del Trattato sull’Unione Europea. Su proposta di un terzo degli Stati membri o del Parlamento Europeo, il Consiglio UE a maggioranza qualificata può sospendere “alcuni diritti” di uno Stato membro qualora esso violi i valori europei, fra i quali la democrazia e la dignità umana. In questo caso, si tratterebbe di sospendere la Grecia dall’euro perché primo ministro greco Tsipras e il suo partito, Syriza, asseriscono che in Grecia é necessario ripristinare la democrazia e la dignità umana lese dalle politiche neoliberistiche, dall’austerity, dall’asfissia economica.
Altre scappatoie legali per il Grexit vengono tratteggiate dal Brussels Blog del Financial Times. Si può invocare – e sarebbe la terza strada – l’articolo 352 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Esso dice in sostanza: l’UE può effettuare un’azione necessaria a raggiungere i suoi legittimi obiettivi anche se essa non é prevista dai trattati. Sono però¨necessari l’unanimità del Consiglio UE (e se la Grecia si opponesse?) nonché il benestare della Commissione Europea e del Parlamento UE.
C’é anche un’ultima possibilità, l’ “opzione nucleare” adombrata dal Brussels Blog. Ma é veramente estrema ed é difficile che possa risultare una strada davvero percorribile: far ricorso all’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea. Significa – cosa ardua davvero – trovare il modo di indurre la Grecia ad uscire dall’euro facendola uscire anche dall’UE.