Il Parlamento dell’Ucraina – il Paese campione di democrazia che é diventato il nuovo amico dell’UE – ha approvato ieri in prima lettura la normativa che permette l’entrata in vigore della legge marziale “in caso di aggressione armata o di rischio di aggressione”. In Ucraina é in corso la guerra civile contro le province ribelli filorusse e la Russia é già stata ufficialmente dichiarata “uno stato aggressore”.
Con la legge marziale, i diritti civili e i diritti umani diventano carta straccia o anzi igienica: la normativa adottata dall’Ucraina permette anche di vietare le attività politiche e di mandare le persone al lavoro forzato, pudicamente chiamato “servizio civile”.
La testata russa in lingua inglese Sputnik cita una nota esplicativa pubblicata sul sito del parlamento ucraino secondo la quale, dopo l’approvazione definitiva della normativa, saranno sottoposti alla legge marziale e al lavoro forzato i cittadini degli Stati aggressori (=i cittadini russi) che si trovano in territorio ucraino. Gran parte della popolazione ucraina é di lingua e di cultura russa.