In Macedonia si spara. Questione di un tubo

A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, diceva la buonanima di Andreotti. In un’ottica andreottiana, per capire A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, diceva la buonanima di Andreotti. In un’ottica andreottiana, per capire come mai si sono messi a sparare in Macedonia bisogna tener presente che in Macedonia dovrebbe passare un tubo. Il tubo per distribuire in Europa il gas russo in arrivo dalla rotta turca (vedi la cartina).

Russia e Turchia si sono accordate durante l’inverno per costruire un gasdotto fino al confine della Grecia e dell’UE. Il colosso russo del gas Gazprom ha dato il via ai lavori giusto pochissimi giorni fa. Gli Stati Uniti vedono come fumo negli occhi sia questo gasdotto sia il fatto che la Russia venda gas in gran quantità all’Europa: hanno appena chiesto alla Grecia di rinunciare a costruire la prosecuzione del gasdotto turco in territorio UE.

L’attuale governo macedone, con ogni probabilità, costruirebbe volentieri il suo pezzo di tubo per portare il gas russo verso l’Europa centrale e l’UE: il presidente macedone, quando sono scoppiati i disordini, é rientrato precipitosamente in patria dalla Russia. Durante lo scorso fine settimana, la Russia ha celebrato il 70mo anniversario della vittoria sul nazismo. A quella vittoria parteciparono gli USA, da quella vittoria é nata l’Europa di oggi e dunque l’UE di oggi: però li leader dell’occidente hanno disertato in massa le celebrazioni di Mosca.

Però il presidente della Macedonia era a Mosca nello scorso fine settimana. E in Macedonia é scoppiato il putiferio. Ora la NATO invoca indagini trasparenti per appurare cosa é realmente successo. Quelle stesse indagini trasparenti che, ad esempio, non vengono effettuate in Ucraina a proposito della strana epidemia di suicidi e morti improvvise fra i leader politici all’opposizione dell’attuale governo filo USA e filo UE.

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