Presentare le osservazioni all’inceneritore di Roma. Il lasciapassare a38 di Asterix ed Obelix

C’è tempo fino a mercoledì 15 per presentare le osservazioni all’inceneritore di Roma. È l’unica occasione in cui i cittadini possono far sentire la propria voce a proposito dell’impianto voluto dal sindaco-commissario Gualtieri e in cui possono sollevare il problema dei danni ad ambiente, salute, economia ed altro

Finora il Nerone del Campidoglio (data la sua propensione alla combustione della materia) ha seguito un metodo antidemocratico evitando di ascoltare i territori. Anche stavolta non si è smentito.

Chi vuole presentare le osservazioni all’inceneritore di Roma si trova davanti un avviso al pubblico piuttosto stringato. Tale avviso, per obbligo di legge, compare online sulla pagina del PAUR, il procedimento autorizzativo dell’inceneritore nel quale è compresa la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Quest’ultima, a sua volta, permette di presentare le osservazioni. L’avviso, datato 15 settembre, non è linkabile separatamente. Ecco il passo saliente.

Già salta all’occhio che non siano indicati nome e recapito del responsabile del procedimento col quale concordare l’invio di eventuali documenti difficili da convertire in formato elettronico.

Soprattutto, non trovano alcuna risposta i legittimi interrogativi di chi vuol presentare osservazioni all’inceneritore di Roma e probabilmente non ha mai fatto nulla del genere in vita sua.

Devo aggiungere nome e indirizzo? Anche la carta di identità? E se rappresento un comitato o un’associazione?

Ci si sente come Asterix ed Obelix quando dovevano conquistare il mitico lasciapassare A38 nel labirinto della burocrazia. Il video è godibilissimo.

Nel PAUR dell’inceneritore, Gualtieri esercita i poteri solitamente attribuiti alle Regioni. Esse, in casi simili hanno messo on line modelli e format che agevolano l’operzione. Il Nerone del Campidoglio non ha avuto questa preoccupazione.

Per inviare le osservazioni all’inceneritore di Roma è possibile, tuttavia, prendere spunto da quanto suggeriscono ad esempio Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Marche, Puglia

Sono modelli che fondamentalmente ricalcano quelli del ministero dell’Ambiente per le osservazioni alle VIA di competenza statale.

Con qualche variazione sul tema, essi richiedono la copia di un documento di identità e i dati personali come nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza, indirizzo email.. Necessario autorizzare a trattarli nell’ambito della VIA: si fornisce un’autorizzazione del genere anche nei CV, che in mancanza di tale liberatoria vengono cestinati.

È richiesto anche di sottoscrivere la consapevolezza che l’osservazione sarà resa pubblica: ad eccezione ovviamente dei dati personali comunicati e del documento di identità fornito.

Dai modelli regionali e da quello statale può essere ricavata, sebbene indirettamente, la soluzione ad altri problemi pratici.

Ad esempio, come fare per presentare osservazioni sull’inceneritore di Roma a nome di un’associazione; come fare per aggiungere più di una firma alla medesima osservazione.

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