La solitamente bene informata rivista tedesca Spiegel scrive che la Commissione europea si appresta a cancellare il divieto di vendita di auto con motore a scoppio previsto per il 2035. L’articolo è per abbonati, ma c’è un riassunto in italiano.
Le case automobilistiche virtuose già si stanno attrezzando rispetto a quel divieto: la foto mostra Aptera, la nascente auto elettrica a tre ruote che utilizza l’energia prodotta dalle celle solari integrate nella scocca. Aptera è progettata negli USA, ma la scocca viene dall’Italia. Da Modena, per la precisione.
Se quello che scrive Spiegel è vero e se la Commissione europea non cambia idea, saranno fatiche ed investimenti sostanzialmente sprecati. A seguire, le dichiarazioni in proposito che ho rilasciato poco fa all’agenzia AGI.
Auto: Tamburrano (M5s), Ue non ceda a lobby; target 2035 non va stravolto = (AGI) – Bruxelles, 6 feb. – È inquietante apprendere da notizie di stampa che la Commissione europea avrebbe ceduto ancora una volta alle lobby dei carburanti fossili che vogliono cancellare il divieto di immatricolazione delle automobili a combustione interna. La presunta indiscrezione pubblicata da Der Spiegel va smentita immediatamente dalla Commissione europea che ha sempre ribadito pubblicamente di non voler modificare né gli obiettivi europei della decarbonizzazione nel campo della mobilità privata, né le tempistiche”. Lo afferma in una nota Dario Tamburrano, europarlamentare del Movimento 5 stelle. “L’Unione europea necessita di una politica industriale stabile sostenuta da adeguati piani economici e finanziari: il comparto automotive, la rete elettrica e di ricarica rapida, le imprese e cittadini vanno sostenuti in questa transizione senza un altro clamoroso dietrofront sul Green Deal. Vogliamo chiarezza a tutela di quei produttori che hanno già previsto copiosi investimenti per adeguarsi ai nuovi standard e sviluppare le reti. Siamo estremamente preoccupati, non solo per i cambiamenti climatici, ma anche di fronte alla prospettiva che nelle nostre città si continuino a respirare i sottoprodotti della combustione nei motori endotermici che causano non solo neoplasie, ma patologie cardio-respiratorie croniche soprattutto nelle classi di età più vulnerabili come anziani e bambini”, aggiunge. (AGI)




