Cortina fumogena? O davvero l’UE cambia idea sul TTIP e silura i negoziati?

Il tempo dirà se é solo una cortina fumogena o se invece l’UE ha cambiato idea sul TTIP e ha deciso di rendere impossibili i negoziati attraverso un potente siluro obliquo e contorto, come é nelle migliori tradizioni di Bruxelles. La stampa tedesca sostiene che la Commissione Europea chiederà agli USA di basare la discussione che inizia lunedì su ambiente e affari sociali nel TTIP, su due accordi internazionali mai ratificati dagli Stati Uniti. C’é anche una – seppur parziale – conferma ufficiale. Guarda caso questo avviene proprio all’indomani di una manifestazione oceanica contro il TTIP a Berlino.

La proposta UE di basare le trattative per il TTIP su trattati internazionali mai recepiti dagli USA equivale a porre deliberatamente un grosso ostacolo sulla strada del TTIP stesso, fermo restando che l’UE – se vuole – può sempre trovare una qualche via d’uscita, come un elegante inserimento della retromarcia o un funambolismo verbale.

La fonte principale di queste novità é un articolo del Suddeutsche Zeitung, uno dei più importanti quotidiani tedeschi, ripreso in inglese da varie testate fra cui Euractiv. Dice appunto che l’UE vuole basare le trattative con gli USA per il lavoro e l’ambiente all’interno del TTIP, rispettivamente, sui principi dell’ILO (o OIL, per usare l’acronimo italiano) e sui principi delle convenzioni internazionali sulle sostanze chimiche e i rifiuti che l’America non ha ratificato”: l’ultimo riferimento, probabilmente, é alla Convenzione di Stoccolma del 2001, per la diminuzione ed eliminazione degli inquinanti organici persistenti. Gli Stati Uniti hanno firmato la Convenzione di Stoccolma ma non l’hanno mai approvata. Quanto all’ILO (International Labour Organisation o Organizzazione Internazionale del Lavoro; fa capo all’ONU), gli Stati Uniti hanno ratificato solo 2 delle 8 convenzioni fondamentali dell’ILO: quelle contro la discriminazione sul lavoro e contro il lavoro minorile. Fra l’altro, gli USA non hanno mai accettato le convenzioni ILO su contrattazione collettiva e libertà sindacale.

A proposito dell’ILO, c’é anche una conferma ufficiale indiretta. Pressata dalle critiche sul TTIP, la Commissione Europea ha pubblicato pochissimi giorni fa addirittura un libro per difenderlo e per difendesi: un ebook con le sue dichiarazioni di intenti e le sue promesse relative al trattato. A pag. 10 dell’edizione in italiano si legge: “Vogliamo far sì che il TTIP contenga impegni volti ad assicurare che sia gli USA che l’UE rispettino gli standard essenziali di protezione dei lavoratori stabilite nelle principali convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro”.

Magari il risultato di questa “volontà” saranno un paio di frasette nel TTIP sui diritti dei lavoratori e sull’abbandono degli inquinanti organici persistenti annegate in un mare di parole utilizzabili per affermare il contrario: Bruxelles primeggia in esercizi di questo genere. Oppure la Commissione Europea si é semplicemente accorta che la strada verso il TTIP é troppo in salita e che l’opinione pubblica non accetterà mai il trattato: e dunque vuole defilarsi proponendo agli USA delle condizioni che essi non possono digerire. Il tempo lo dirà.

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