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irreversibile_e_crescente_intervento_privato_nei_servizi [13 /2018/11 18:33] tamburteam [I servizi pubblici] |
irreversibile_e_crescente_intervento_privato_nei_servizi [09 /2021/04 11:09] (versione attuale) |
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Linea 21: | Linea 21: | ||
Nel capitolo sui servizi del CETA sono incluse sostanzialmente, | Nel capitolo sui servizi del CETA sono incluse sostanzialmente, | ||
- | In base alla la clausola “standstill”, | + | In base alla la clausola “standstill”, |
- | + | ||
- | L’esistenza della clausola “standstill” si evince dal fatto che il CETA (articolo 9.7.1.c) consente di modificare le leggi nazionali solo se non diminuiscono il livello di liberalizzazione. | + | |
- | + | ||
- | Con la clausola “ratchet”, | + | |
- | + | ||
- | L’esistenza della clausola “ratchet” deriva dal fatto che, nell’allegato I, le eccezioni alle liberalizzazioni sono riferite solo alle leggi già in vigore e non conformi alle disposizioni del CETA. | + | |
Il Parlamento europeo, nella votazione della risoluzione sul trattato internazionale TiSA (liberalizzazione dei servizi) in corso di negoziazione(([[http:// | Il Parlamento europeo, nella votazione della risoluzione sul trattato internazionale TiSA (liberalizzazione dei servizi) in corso di negoziazione(([[http:// | ||
Linea 37: | Linea 31: | ||
L’allegato II inserisce i “services considered as public utilities at national or local level” ( i servizi considerati servizi pubblici a livello nazionale o locale) fra i settori in cui tutti gli Stati si riservano il diritto di introdurre normative più restrittive rispetto a quanto prevede il CETA. L’esenzione non si applica a telecomunicazioni, | L’allegato II inserisce i “services considered as public utilities at national or local level” ( i servizi considerati servizi pubblici a livello nazionale o locale) fra i settori in cui tutti gli Stati si riservano il diritto di introdurre normative più restrittive rispetto a quanto prevede il CETA. L’esenzione non si applica a telecomunicazioni, | ||
- | Secondo l’analisi del CETA(([[https:// | + | Secondo l’analisi del CETA(([[https:// |
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- | Inoltre | + | |
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- | Alla luce delle disposizioni trasversali del CETA, questo significa che quando i servizi pubblici - come ad esempio la raccolta rifiuti - vengono affidati alla gestione dei privati, gli enti locali UE non possono istituire una “corsia preferenziale” per gli operatori locali. | + | |
Sempre nell’allegato II, l’EU si riserva il diritto di sovvenzionare con fondi pubblici i servizi sanitari e sociali. Nella sezione del CETA relativa protezione degli investimenti, | Sempre nell’allegato II, l’EU si riserva il diritto di sovvenzionare con fondi pubblici i servizi sanitari e sociali. Nella sezione del CETA relativa protezione degli investimenti, | ||
Linea 57: | Linea 47: | ||
===== Esercizio dell' | ===== Esercizio dell' | ||
- | Sono completamente esentati dall’applicazione dell' | + | Sono completamente esentati dall’applicazione dell' |
Dunque non sono esentate dall’applicazione del CETA le situazioni - molto diffuse negli Stati UE - in cui servizi pubblici e quelli privati convivono fianco a fianco, sono complementari o concorrenziali. | Dunque non sono esentate dall’applicazione del CETA le situazioni - molto diffuse negli Stati UE - in cui servizi pubblici e quelli privati convivono fianco a fianco, sono complementari o concorrenziali. | ||
I servizi che, al di là di ogni ragionevole dubbio, rientrano “nell’esercizio dell’autorità governativa” sono veramente pochi: ad esempio, l’esercito e l’emissione di moneta. Si può sostenere - altro esempio - che l’istruzione superiore non rientra “nell’esercizio dell’autorità governativa” perché esistono anche le università private (dunque esiste la concorrenza alle università pubbliche) e perché per iscriversi alle università pubbliche si paga una tassa, dunque il servizio che esse forniscono non é esente da una “base commerciale”. | I servizi che, al di là di ogni ragionevole dubbio, rientrano “nell’esercizio dell’autorità governativa” sono veramente pochi: ad esempio, l’esercito e l’emissione di moneta. Si può sostenere - altro esempio - che l’istruzione superiore non rientra “nell’esercizio dell’autorità governativa” perché esistono anche le università private (dunque esiste la concorrenza alle università pubbliche) e perché per iscriversi alle università pubbliche si paga una tassa, dunque il servizio che esse forniscono non é esente da una “base commerciale”. |