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irreversibile_e_crescente_intervento_privato_nei_servizi [20 /2016/09 10:53] 136.173.162.129 [Servizi, le liberalizzazioni crescenti] |
irreversibile_e_crescente_intervento_privato_nei_servizi [09 /2021/04 11:09] (versione attuale) |
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Linea 1: | Linea 1: | ||
====== Servizi, le liberalizzazioni crescenti ====== | ====== Servizi, le liberalizzazioni crescenti ====== | ||
- | Il CETA stabilisce | + | Il CETA prevede che [[detta_i_criteri|gli obblighi dei Governi rispetto alle attività economiche]] si applichino anche nel campo dei servizi. Stabilisce inoltre |
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- | A titolo di esempio, soltanto la Bulgaria ha inserito il fracking fra le attività per le quali non é consentita la liberalizzazione. Non lo hanno fatto neppure Paesi come la Francia(([[https:// | + | |
Il CETA non riguarda i servizi che ogni Stato fornisce [[irreversibile_e_crescente_intervento_privato_nei_servizi# | Il CETA non riguarda i servizi che ogni Stato fornisce [[irreversibile_e_crescente_intervento_privato_nei_servizi# | ||
Linea 11: | Linea 9: | ||
===== Lista negativa. E' nel trattato ciò che non è nel trattato ===== | ===== Lista negativa. E' nel trattato ciò che non è nel trattato ===== | ||
- | Il CETA è il primo accordo siglato dall’Unione Europea a seguire un approccio alla liberalizzazione dei servizi noto come “lista negativa”: | + | Il CETA è il primo accordo siglato dall’Unione Europea a seguire un approccio alla liberalizzazione dei servizi noto come “lista negativa”: |
Quando si segue la “lista positiva”, | Quando si segue la “lista positiva”, | ||
Linea 17: | Linea 15: | ||
Il trattato che contiene una “lista negativa” rende pericolosamente difficile prevedere e regolare tutta una serie di situazioni particolari. Inoltre sono automaticamente soggetti alla liberalizzazione i servizi di nuovo genere che potrebbero venirsi a creare in futuro. | Il trattato che contiene una “lista negativa” rende pericolosamente difficile prevedere e regolare tutta una serie di situazioni particolari. Inoltre sono automaticamente soggetti alla liberalizzazione i servizi di nuovo genere che potrebbero venirsi a creare in futuro. | ||
- | I servizi esclusi dalle privatizzazioni sono elencati nell’allegato I del CETA((il testo completo del trattato: [[http:// | + | I servizi esclusi dalle privatizzazioni sono elencati nell’allegato I del CETA((il testo completo del trattato: [[http:// |
===== Clausole “standstill” e “ratchet” ===== | ===== Clausole “standstill” e “ratchet” ===== | ||
- | Nel capitolo sui servizi del CETA sono incluse sostanzialmente, | + | Nel capitolo sui servizi del CETA sono incluse sostanzialmente, |
- | In base alla la clausola “standstill”, | + | In base alla la clausola “standstill”, |
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- | L’esistenza della clausola “standstill” si evince dal fatto che il CETA (articolo 9.7.1.c) consente di modificare le leggi nazionali solo se non diminuiscono il livello di liberalizzazione. | + | |
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- | Con la clausola “ratchet”, | + | |
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- | L’esistenza della clausola “ratchet” deriva dal fatto che, nell’allegato I, le eccezioni alle liberalizzazioni sono riferite solo alle leggi già in vigore e non conformi alle disposizioni del CETA. | + | |
Il Parlamento europeo, nella votazione della risoluzione sul trattato internazionale TiSA (liberalizzazione dei servizi) in corso di negoziazione(([[http:// | Il Parlamento europeo, nella votazione della risoluzione sul trattato internazionale TiSA (liberalizzazione dei servizi) in corso di negoziazione(([[http:// | ||
- | Un esempio concreto degli effetti deleteri della clausola “ratchet” riguarda la società italiana Parmalat, che utilizzava una sorgente canadese (quella di Esker in Quebec) per produrre acqua in bottiglia. Quando Parmalat è fallita, in base alla clausola " | + | Un esempio concreto degli effetti deleteri della clausola “ratchet” riguarda la società italiana Parmalat, che utilizzava una sorgente canadese (quella di Esker in Quebec) per produrre acqua in bottiglia. Quando Parmalat è fallita, in base alla clausola " |
===== I servizi pubblici ===== | ===== I servizi pubblici ===== | ||
Linea 39: | Linea 31: | ||
L’allegato II inserisce i “services considered as public utilities at national or local level” ( i servizi considerati servizi pubblici a livello nazionale o locale) fra i settori in cui tutti gli Stati si riservano il diritto di introdurre normative più restrittive rispetto a quanto prevede il CETA. L’esenzione non si applica a telecomunicazioni, | L’allegato II inserisce i “services considered as public utilities at national or local level” ( i servizi considerati servizi pubblici a livello nazionale o locale) fra i settori in cui tutti gli Stati si riservano il diritto di introdurre normative più restrittive rispetto a quanto prevede il CETA. L’esenzione non si applica a telecomunicazioni, | ||
- | Secondo l’analisi del CETA(([[ https:// | + | Secondo l’analisi del CETA(([[https:// |
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- | Inoltre | + | |
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- | Alla luce delle disposizioni trasversali del CETA, questo significa ad esempio che quando i servizi pubblici - come ad esempio la raccolta rifiuti - vengono affidati alla gestione dei privati, gli enti locali UE non possono istituire una “corsia preferenziale” per gli operatori locali. | + | |
Sempre nell’allegato II, l’EU si riserva il diritto di sovvenzionare con fondi pubblici i servizi sanitari e sociali. Nella sezione del CETA relativa protezione degli investimenti, | Sempre nell’allegato II, l’EU si riserva il diritto di sovvenzionare con fondi pubblici i servizi sanitari e sociali. Nella sezione del CETA relativa protezione degli investimenti, | ||
Linea 55: | Linea 43: | ||
Nell’allegato II, in cui Canada, UE e Stati membri elencano i servizi per i quali si riservano di definire in futuro misure più restrittive di quelle previste dal CETA, l’UE ha inserito la raccolta, il trattamento e la distribuzione dell’acqua. Le attività elencate nell’allegato II sono anche esentate dagli obblighi di “national treatment” (trattare gli investitori canadesi alla stregua di quelli europei) e “market access” (permettere l’accesso al mercato europeo dei servizi idrici canadesi). | Nell’allegato II, in cui Canada, UE e Stati membri elencano i servizi per i quali si riservano di definire in futuro misure più restrittive di quelle previste dal CETA, l’UE ha inserito la raccolta, il trattamento e la distribuzione dell’acqua. Le attività elencate nell’allegato II sono anche esentate dagli obblighi di “national treatment” (trattare gli investitori canadesi alla stregua di quelli europei) e “market access” (permettere l’accesso al mercato europeo dei servizi idrici canadesi). | ||
- | Tuttavia la piena esclusione dell’acqua dal CETA si può ottenere solo evitando | + | Tuttavia la piena esclusione dell’acqua dal CETA si può ottenere solo evitando |
===== Esercizio dell' | ===== Esercizio dell' | ||
- | Sono completamente esentati dall’applicazione dell' | + | Sono completamente esentati dall’applicazione dell' |
Dunque non sono esentate dall’applicazione del CETA le situazioni - molto diffuse negli Stati UE - in cui servizi pubblici e quelli privati convivono fianco a fianco, sono complementari o concorrenziali. | Dunque non sono esentate dall’applicazione del CETA le situazioni - molto diffuse negli Stati UE - in cui servizi pubblici e quelli privati convivono fianco a fianco, sono complementari o concorrenziali. | ||
I servizi che, al di là di ogni ragionevole dubbio, rientrano “nell’esercizio dell’autorità governativa” sono veramente pochi: ad esempio, l’esercito e l’emissione di moneta. Si può sostenere - altro esempio - che l’istruzione superiore non rientra “nell’esercizio dell’autorità governativa” perché esistono anche le università private (dunque esiste la concorrenza alle università pubbliche) e perché per iscriversi alle università pubbliche si paga una tassa, dunque il servizio che esse forniscono non é esente da una “base commerciale”. | I servizi che, al di là di ogni ragionevole dubbio, rientrano “nell’esercizio dell’autorità governativa” sono veramente pochi: ad esempio, l’esercito e l’emissione di moneta. Si può sostenere - altro esempio - che l’istruzione superiore non rientra “nell’esercizio dell’autorità governativa” perché esistono anche le università private (dunque esiste la concorrenza alle università pubbliche) e perché per iscriversi alle università pubbliche si paga una tassa, dunque il servizio che esse forniscono non é esente da una “base commerciale”. |