A scuola di economia circolare: un’eccellenza euromediterranea

Verso settembre 2011 sono cominciate a germinare le prime erbe spontanee, in questo stadio (dovevamo invero farlo prima per non dover a mano controllare le piccole piantine già spuntate) abbiamo pacciamato le aiuole di coltivazione con Felci Aquiline per ridurre l’erosione del terreno aumentando nel contempo il titolo di nutrienti nel terreno e creare un microclima simile a quello naturale. Non tutte le spontanee germinate sono state rimosse, in modo particolare abbiamo lasciato le leguminose per arricchire il terreno di azoto.
Continua a leggereCreazione dei solchi di drenaggio/camminatoi
Continua a leggereI bulbi di Crocus Sativus utilizzati per l’avvio della coltura sono stati presi in Umbria da una coppia di amici, ove sono cresciuti in un terreno ricchissimo di humus e quindi di dimensioni eccezionali: l’85% è di diametro superiore ai 4 cm e molti di ben 6 cm!
Continua a leggereEcco la zona scelta per l’avvio del campo. Circa 100 mq in pendenza incolti da almeno 30 anni e con numerose specie spontanee. Il taglio per permettere le successive fasi di allestimento è stato effettuato (dopo la fioritura) alla fine di giugno 2011.
Continua a leggereEra il 2006 quando fui attirato nel mese di ottobre da alcuni fiori estremamente piacevoli che crescono abbondanti e spontanei nel terreno della mia compagna in quel di San Giovanni a Piro al confine del Parco Nazionale del Cilento.
Continua a leggereA San Giovanni a Piro, l’Istituto scolastico comprensivo Teodoro Gaza, è la prima scuola in Italia ad aver approvato un Piano dell’Offerta Formativa ispirato alla transizione con l’obiettivo di formare cittadini resilienti. Sono stati inseriti ufficialmente nella programmazione didattica i principi permaculturali e i modelli necessari per affrontare il futuro di una civiltà ‘Post Carbon’.
Continua a leggereQuante volte ci è capitato di cercare qualcosa che beffamente era sotto i nostri occhi e, per una oscura sorta di ipnosi, non eravamo in grado di vedere fino a che placidamente qualcuno non ci ha come risvegliato con un “Ma come eccolo li’! Non lo vedi?”
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