L’Europarlamento butta ancora benzina sulle relazioni con la Russia

Quando il mondo è sull’orlo di una guerra si dovrebbe esaminare la realtà in modo equilibrato e indipendente. Ma la maggioranza dell’assemblea di Strasburgo sceglie la strada opposta

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La tensione fra USA e Russia é a livelli mai raggiunti dal 1961-62, i tempi della Baia dei Porci e della conseguente crisi dei missili di Cuba. Sui grandi media internazionali si affaccia ormai apertamente l’espressione “terza guerra mondiale”: l’aggettivo “nucleare” é di solito sottinteso.

L’UE potrebbe (forse) salvare la pace (e l’Europa) solo affidandosi all’equidistanza e ai buoni rapporti con tutti e due i blocchi. Ma niente di tutto ciò sta avvenendo: il Parlamento Europeo lo scorso 27 ottobre ha infatti di nuovo fatto rullare i tamburi di guerra approvando ad amplissima maggioranza minacciose ed ingiustificate fanfaronate antirusse.

La plenaria riunita a Strasburgo ha infatti adottato la risoluzione “Sicurezza nucleare e non proliferazione” che sebbene non abbia valore legislativo ha purtroppo un significativo valore politico. L’Europarlamento esprime “profonda preoccupazione per le crescenti minacce nucleari derivanti dall’atteggiamento della Russia“. Lo fa in seguito ad una lettura dei fatti degna dell’Istituto Luce di mussoliniana memoria. Ci limitiamo a mettere a confronto con la realtà i due principali motivi per i quali all’Europarlamento la Russia appare una minaccia nucleare.

1) La Russia avrebbe sferrato nel 2014 “un attacco armato” nell’Ucraina orientale. In realtà, prima di questo supposto attacco russo, USA ed UE hanno appoggiato in Ucraina, cioé ai confini della Russia, un violento esautoramento del presidente regolarmente eletto e la sua sostituzione con un estabilishment visceralmente antirusso: il riassunto degli eventi in italiano,  e in prima e seconda parte in inglese.

2) La Russia ha schierato poche settimane fa missili nucleari a Kaliningrad, vicinissimo a Lituania e Polonia. Vero purtroppo, e molto preoccupante. La risoluzione però dimentica di fornire il contesto: si é trattato di una reazione russa alle bombe statunitensi sull’esercito siriano, alleato dei russi. Proprio questo bombardamento ha dato il via alla spirale di minacce e tensioni planetarie. Gli americani dicono che volevano colpire l’ISIS ma hanno sbagliato bersaglio. Ma come non dimenticare il legittimo “sospetto” che le radici dell’ISIS siano negli USA e che nel contempo in Siria i bombardamenti USA contro l’ISIS siano molto imprecisi e molto inefficienti nel colpire l’obiettivo dichiarato… Ancora nasce il legittimo sospetto che gli USA abbiano bombardato l’esercito siriano apposta, non per errore. Senza contare che i missili russi a Kaliningrad arrivano dopo una gigantesca avanzata della NATO verso Est rispetto al 1991, anno della dissoluzione dell’URSS.

Se volete un riassunto chiaro della situazione fra USA e Russia e di come il mondo é arrivato sull’orlo dell’abisso, lo potete trovare su Peak Prosperity (purtroppo solo in inglese), scritto senza animosità e senza simpatie o antipatie. Su Vote Watch è disponibile il voto relativo alla risoluzione: sono stati ignorati tutti gli emendamenti che hanno provato a smorzare i toni deliranti e arroganti del testo presentato al quale hanno votato a favore tutti i grandi gruppo politici, compresi i Verdi (…) e gli S&D cui fa riferimento il PD italiano. Noi del M5S abbiamo chiaramente votato contro.

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