Inceneritore di Roma, dov’è mai l’ “urgenza” da “eventi imprevedibili”? L’unica “urgenza” di questo tipo mi pare che sia quella voluta e creata proprio da coloro che vogliono costruire l’inceneritore. A proposito di ciò ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea.
Si aggiunge alle infinite ombre che pesano su inceneritore, rifiuti e Giubileo e che domenica sera la trasmissione Report ha di nuovo meritoriamente evidenziato.
Troppe ombre fosche cadono sulla figura di Roberto Gualtieri, sindaco PD di Roma, ma anche commissario al Giubileo e contemporaneamente commissario ai rifiuti.
La mia interrogazione verte sul fatto che il cospicuo appalto (oltre tre milioni più IVA) per la verifica del progetto di massima relativo all’inceneritore di Roma è stato “urgentemente” affidato a trattativa privata anziché tramite un bando europeo aperto ad imprese di tutti gli Stati UE.
La direttiva UE 2014/24 sugli appalti prescrive un bando europeo per i contratti con importi così elevati. Si può ricorrere alla trattativa privata solo “per ragioni di estrema urgenza derivanti da eventi imprevedibili dall’amministrazione aggiudicatrice”. Ovvero, nel caso specifico, qualora l’urgenza derivi da circostanze che Gualtieri non poteva prevedere.
L’ordinanza con la quale Gualtieri incarica l’agenzia Invitalia di appaltare a trattativa privata la verifica del progetto per l’inceneritore di Roma dice che l’urgenza discende dalla necessità di rispettare il cronoprogramma del piano di gestione dei rifiuti di Roma.
Chi ha redatto il piano di gestione dei rifiuti di Roma e il relativo cronoprogramma? Ma ovvio! Sempre Gualtieri.
Dunque – mi pare evidente – il cronoprogramma che causa l’urgenza non è un imprevisto che sfugge alla sua volontà: è anzi il prodotto della sua volontà. Di conseguenza, mi pare logico sostenere – come faccio nell’interrogazione – che bisognava fare il bando europeo.
La Commissione europea è di solito attenta alla dimensione europea che devono rispettare appalti e contratti pubblici di importo elevato.
Le regole UE sono fra le poche di fronte alle quali devono inchinarsi anche i poteri speciali di Roberto Gualtieri.
Del resto, quale “urgenza”, se non un’urgenza che sembra artefatta nelle parole se non nei fatti, potrà mai avere l’inceneritore di Roma?
Dicono che serve per il Giubileo. Eppure quest’ultimo avrà inizio tra poche settimane e si concluderà nel gennaio 2026. Dell’inceneritore esiste solo un progetto di massima: non quello esecutivo. È chiaro come il sole che non potrà essere ultimato in tempo.
Inoltre il Giubileo, come ho scritto nell’interrogazione, è evento periodico che si ripete ogni 25 anni da più di cinque secoli, per decisione di papa Paolo II, in carica dal 1464 al 1471.
L’interrogazione sull’inceneritore di Roma porta la data di fine novembre, ma è diventata ufficiale soltanto ieri, con la pubblicazione sul sito del Parlamento europeo.
Insieme a me l’hanno firmata i colleghi M5S Gaetano Pedullà e Carolina Morace, e due europarlamentari che fanno parte del gruppo dei Verdi: Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, e Benedetta Scuderi.
Foto (rielaborata)