TAV Torino-Lione. Le emissioni corrono come un treno
Ma quale “riduzione dell’inquinamento”. Bisogna fare i conti con le altissime emissioni legate al cantiere: secondo la letteratura scientifica con ogni probabilità aggraveranno per decenni le condizioni dell’atmosfera. I calcoli effettuati dal Centro studi sui trasporti di Stoccolma su una nuova linea ferroviaria ad alta velocità analoga al Tav Torino-Lione mostrano che, considerando la necessità di 'spalmare' le emissioni del cantiere sul funzionamento della linea stessa, i risparmi di emissioni si verificherebbero su un orizzonte temporale di 50 anni e solo a determinate (ed improbabili) condizioni. Ma i cambiamenti climatici si stanno già manifestando e bisogna ridurre le emissioni qui ed ora, non fra 50 anni. Interrogazione alla Commissione europea.
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Notizia riportata dall’ANSA
Villaggio Spazio Europa: verso l'implementazione dell'Europa digitale
Stampa 3D, dalla fantascienza al quotidiano. Dal digitale all'analogico. Dal mondo delle idee alla materializzazione di esse come nel mito del Demiurgo.
Video del mio intervento all'evento Spazio Europa a Milano del 9 marzo 2019
Per quanto riguarda i giocattoli stampabili in 3d stiamo allestendo un sito dedicato con i files in Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License dei giocattoli da me personalmente ideati e disegnati in CAD
L’Europa: quale ruolo sul clima?
Il mio contributo gratuito di qualche anno fa al saggio Edizioni Ambiente “Il Mondo dopo Parigi"
È tornato di attualità con l’attenzione massiva che si sta avendo sui cambiamenti climatici e con la notizia del ritiro degli investimenti nel settore petrolifero del fondo sovrano norvegese. La "carbon bubble" è l'elefante nella stanza. Se di fronte al manifesto aggravarsi del Cambiamento Climatico si dovrà evitare di estrarre e bruciare combustibili fossili, il valore dei fondi sovrani e delle compagnie legati alla estrazione e commercializzazione di petrolio e gas andrà a zero. Allora altro che crisi dei "mutui subprime".
Climate strike for future
15 marzo 2019: giornata storica del Climate strike for future, lo sciopero mondiale per il futuro che si è svolto in oltre 120 Paesi, in ogni continente. Le migliaia di ragazzi che a Roma e in tutto il mondo hanno marciato per chiedere ai potenti del pianeta di agire subito per contrastare i cambiamenti climatici mi hanno dato grandi emozioni; oltre a quella personale di aver portato ad una manifestazione pacifica per la prima volta la mia bambina di 16 mesi, anche l’orgoglio di sentirmi un legislatore europeo che sta contribuendo con la propria attività istituzionale a invertire la rotta delle politiche che incidono pesantemente sui cambiamenti climatici del pianeta.
Mio video e considerazioni durante la manifestazione del 15
Approfondimenti in questo articolo
Etichetta energetica degli elettrodomestici, le occasioni perdute
Ancora una volta la "politica" dimostra di non svolgere il suo ruolo, quello di dare degli indirizzi, di governare il mercato, ma fa fare ad esso. È il peccato originario di questa Unione Europea degenerata e inadeguata per le sfide economiche e climatiche che ci attendono. Il sistema produttivo europeo è fortemente dipendente dalle risorse fossili e ad oggi non c’è assolutamente nessuna strategia complessiva per scardinare questo sistema. L’Unione europea ha messo in campo singoli provvedimenti slegati tra loro, con un impatto modesto e che talvolta vengono persino depotenziati nella fase attuativa. È il caso delle etichette energetiche degli elettrodomestici, normate da un nuovo regolamento UE da me seguito come relatore fino alla sua definita approvazione e diventato legge europea. Tale Regolamento stabilisce in seguito alla mia azione, l’introduzione di etichette smart in grado di orientare meglio le scelte del consumatore. In fase di attuazione tecnica la Commissione ha invece molto depotenziato la spinta innovativa permessa dalla legislazione rendendo già vecchia una etichetta che era stata normata a prova di futuro. Questo per una “semplice” etichetta, figuriamoci per cose più serie.
Corte dei Conti UE apre indagine su etichette energetiche degli elettrodomestici
La Corte dei Conti UE ha deciso di verificare il modo in cui la Commissione europea ha gestito le misure relative alle etichette che indicano l'efficienza energetica dei prodotti come lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie e di verificare anche l'effettivo risparmio energetico che da queste misure deriverà. Il Re è nudo. Vedremo se la Corte confermerà le nostre perplessità.
Geotermia, avviato lo studio della Commissione europea sulle emissioni
Avviato dalla Commissione Europea lo studio sulle emissioni di molti utilizzi della geotermia, da me richiesto durante la genesi della nuova Direttiva rinnovabili. Fornirà la base per i futuri interventi legislativi a livello UE. Le centrali geotermiche italiane emettono enormi quantità di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente e sono per ora un caso unico in Europa.
Luce sulla povertà energetica
La mia intervista sulla povertà energetica e le azioni promosse ed ottenute nel corso dell'attuale legislatura europea, pubblicata su Canale Energia e lasciata a margine dell'evento Luce sulla povertà energetica del 6 marzo 2019.
Mio video sul ruolo dell'Europa per combattere la povertà energetica
Nuova e seconda storica sentenza negli Stati Uniti contro il glifosato: provoca il cancro
Nuova e seconda storica sentenza negli Stati Uniti contro il glifosato. Una giuria di San Francisco ha dichiarato che il Roundpup, l'erbicida a base di glifosato commercializzato dalla controllata americana Monsanto, può aver contribuito all'insorgere del cancro di un agricoltore della California. Il glifosato va bandito senza se e senza ma, soprattutto alla luce di un nuovo studio scientifico americano che certifica l'aumento del rischio di linfomi per i lavoratori esposti.