E’ in corso lo studio sulle emissioni inquinanti della geotermia sollecitato dall’europarlamentare Dario Tamburrano, M5S. Dovrà fornire le basi per i futuri interventi legislativi UE.
“L’UE non fissa limiti di emissione per le centrali geotermiche – spiega Tamburrano – Del resto di regola in quasi tutto il mondo queste emissioni sono modeste o assenti, o ancora si verificano in aree scarsamente popolate”.
“Tuttavia, a causa delle caratteristiche geologiche del sottosuolo e della tecnologia utilizzata dagli impianti, le centrali geotermoelettriche italiane, che sono situate per il momento tutte in Toscana, emettono nell’atmosfera enormi quantità di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente fra cui mercurio, ammoniaca, idrogeno solforato, arsenico. Emettono anche gas dell’effetto serra in quantità addirittura superiore rispetto a corrispondenti centrali termoelettriche alimentate da un combustibile fossile come il gas naturale”, illustra Tamburrano.
La Commissione europea ha richiesto lo studio a un gruppo di società di consulenza: Ernst & Young, RINA e VITO. Si intitola “Geothermal plants’ and applications’ emissions: overview and analysis” e dovrebbe essere pronto per il novembre di quest’anno.